Dal festival il messaggio ‘Ricominciare da capo’, che rimette al centro la sostenibilità e la persona
Quello della pubblicità è un mondo effimero, ma come realtà votata alla relazione con l’individuo e la società a volte si sente in dovere di veicolare un messaggio che in qualche modo trascende la dimensione commerciale, dando forma a bisogni, desideri, slanci più profondi. Ed è così che la campagna della catena di fast food messicano Chipotle di Creative Artists Agency di Los Angeles ha vinto entrambi i Grand Prix Film e Branded Content & Entertainment: alla base è il concetto ‘Back to the start’, ricominciare da capo, abbandonando il sistema economico dominante basato sullo sfruttamento intensivo delle risorse per adottarne uno più rispettoso dell’ambiente, dalle coltivazioni all’allevamento degli animali della cui carne ci si nutre. E, di conseguenza, rispettoso del consumatore.
http://youtu.be/aMfSGt6rHos
SEMPLICITA’ E DETTAGLI, POTERE DELLA MUSICA
«Lo spot esalta il potere del cambiamento, il ritorno alle persone – ha spiegato Thang Khai Meng, worldwide chief creative officer di Ogilvy & Mather – attraverso un pensiero molto semplice ma dettagliato in ogni sua parte». Realizzato in stop-frame animation da Nexus London, con regia di Johnny Kelly, e ideato da Creative Artists Agency Los Angeles, mostra in 140 secondi la storia di un agricoltore che abbandona sistemi di produzione di massa, basati sullo sfruttamento senza scrupoli delle risorse vegetali e animali, per adottare un modello di economia sostenibile.
La musica gioca un ruolo fondamentale: la canzone è ‘The scientist’ dei Coldplay il cui testo è stato riscritto dalla stella del country Willie Nelson, per renderlo funzionale al racconto. Il brano si poteva scaricare da iTunes, diventando in breve tempo il numero uno della classifica dedicata al genere country, e i ricavi sono stati devoluti alla Chipotle Cultivate Foundation.
Un dettaglio che inquadra meglio la situazione: la catena di fast food è stata parte del gruppo McDonals’s dal 1998 al 2006, quando l’azienda ricomprando le quote è diventata indipendente e ha intrapreso una diversa strada per differenziarsi dai competitor. «Oggi viviamo in una crisi che non è solo finanziaria, ma anche di valori. Volevamo dare un messaggio di ottimismo, onestà, altruismo e positività per ricominciare da capo comportandosi in modo diverso» ha spiegato Monica Moro, executive creative director di McCann Spagna.
IN POLE GUARDIAN, DIRECTV E I DIGITAL VIDEO
L’approccio emozionale l’ha fatta preferire allo spot ‘Three little pigs’ del Guardian basata sull’importanza che il pubblico riveste nell’informazione di oggi, molto più cerebrale e meno immediata. Un altro contendente al GP era la campagna per la tv satellitare DirecTv, sei divertenti soggetti che raccontavano i disastri a catena innescati dalla cadute del segnale della tv via cavo.
http://youtu.be/93CsOgvNUoE
Tra le campagne degne di nota due lavori giapponesi intersezione di video e digitale: ‘Museum of me’ di Intel di Projector Tokyo e il video interattivo degli Ok Go ‘All is not lost’ ideato per Google Chrome da Hakuhodo, il primo che permette di ricostruire l’immagine social di una persona, il secondo che permette di comporre parole con i corpi dei componenti della band.
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