Rupert Murdoch sarebbe pronto a chiudere entro un paio di settimane il riassetto per dar vita alla super Sky europea – un polo televisivo con oltre 20 milioni di abbonati – rafforzando anche la potenza di fuoco di Fox per tornare alla carica su Time Warner.
L’idea, riferisce il Sunday Times, che per altro ha come editore lo stesso Murdoch (Newscorp), è che la creazione della prima piattaforma europea della pay tv targata Sky, con l’incorporazione da parte di BskyB delle controllate di Fox in Italia e Germania, porti nelle casse della stessa Fox un bottino di ben 8 miliardi di euro. Accanto all’ipotizzata cessione della Cnn per 8-10 miliardi di dollari e al finanziamento bancario da 25 miliardi di dollari già messo a punto da Jp Morgan e Goldman Sachs, permetterebbero all’83enne tycoon australiano di ritentare l’operazione sul colosso Time Warner, dopo il rifiuto in prima battuta a un’offerta da 80 miliardi di dollari.
Un riassetto delle attività europee di Murdoch sembra comunque nell’ordine delle cose, e la stessa BskyB oltre due mesi fa aveva annunciato di aver avviato una trattativa con Fox al riguardo. Qui il magnate controlla BskyB con il 39%, possiede poi interamente Sky Italia, mentre ha il 57% di Sky Deutschland, quotata alla Borsa di Francoforte. Sky Italia verrebbe valutata tra i 3 e i 5 miliardi di euro, mentre l’incasso da Sky Deutschland sarebbe nell’ordine dei 3,5 miliardi. Secondo il giornale britannico Jeremy Darroch, l’amministratore delegato di Sky, sarebbe ormai vicino a un accordo sul prezzo per le due controllate.
Mentre qualche ostacolo sarebbe emerso dagli azionisti di minoranza in Germania. Se la stampa britannica si interroga sui piani a lungo termine di Fox per BSkyB, dopo l’insuccesso nel 2011 nei piani di Murdoch di rilevarne il pieno controllo, sulla scia dello scandalo per le intercettazioni che ha portato alla chiusura del News of the World, sembra già chiaro invece come la nascita di una maxi piattaforma nella pay tivu’ non possa che aumentare le capacità al momento della negoziazione sui diritti cinematografici e televisivi. Darebbe poi forza al gruppo nel caso in cui venisse imposto a livello Ue di mettere all’asta i diritti di trasmissione di eventi sportivi a livello paneuropeo.
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