Moca Studio: gli utenti cercano autenticità, i risultati migliori li ottengono i contenuti genuini e spontanei

Nata nel 2025, l’agenzia indipendente Moca Studio si avvia a chiudere l’anno con un Ebitda pari al 26% dei ricavi e si prepara a un 2026 di consolidamento. Moreno Casamassima, ceo e fondatore, ci ha spiegato l’approccio dell’agenzia nell’accompagnare i brand nel mondo della creator economy e cosa conta di più, oggi, in questo settore

Moreno Casamassima

Come è andato il 2025? Quali campagne, tra quelle che avete realizzato, ricordate con maggiore soddisfazione? 

«Il 2025 ha segnato la nascita di Moca Studio, un’agenzia indipendente di digital marketing e talent & celeb management che mette l’identità prima della performance e la visione prima della visibilità, costruendo percorsi su misura fondati su coerenza, fiducia e strategia per accompagnare persone e brand verso ciò che possono davvero diventare.

Per noi di Moca è stato quindi un anno di costruzione e visione, in cui abbiamo definito con chiarezza il nostro approccio al management consapevole, consolidando al contempo le basi economiche dell’agenzia, con un Ebitda atteso pari a 26% dei ricavi, a conferma della solidità del nostro modello e dell’efficacia delle strategie messe in campo.

Per quanto riguarda le campagne attivate, è difficile individuare un unico progetto rappresentativo, perché operiamo su ambiti e linguaggi diversi – dall’online all’editoriale fino ai contesti istituzionali – tutti accomunati dalla stessa attenzione al valore, all’autenticità e all’impatto reale.

Se dovessimo però citare due campagne, diremmo quelle con Cecilia Zagarrigo, un racconto autentico e inclusivo della maternità contemporanea, e lo speech di Olimpia Peroni al Parlamento Europeo, dedicato al talento e all’empowerment femminile e pensato per ispirare le nuove generazioni».

Quali sono le novità in termini di servizi d’agenzia che avete introdotto?

«Nel 2025 abbiamo rafforzato la nostra struttura e ampliato l’offerta con il lancio della divisione UGC Creator, pensata per rispondere all’evoluzione del linguaggio digitale e alle nuove esigenze dei brand. Il servizio nasce per sviluppare contenuti autentici, nativi e credibili, capaci di parlare il linguaggio delle community e dei social in modo spontaneo e coerente. Un’evoluzione che rafforza il ruolo di Moca Studio come partner strategico, sempre più vicino ai brand e attento a costruire relazioni fondate su fiducia, identità e valore reale».

Quali trend avete osservato sia nel mondo della comunicazione che in quello degli influencer?

«Abbiamo osservato una crescente richiesta di una comunicazione più autentica e meno istituzionale o top-down, con contenuti sempre più nativi, spontanei e orientati alla community. Nella Creator Economy diventa centrale la costruzione di credibilità, di un’identità editoriale riconoscibile e di un posizionamento chiaro e coerente. Allo stesso tempo, i brand cercano relazioni continuative e progettualità di medio-lungo periodo, capaci di generare un impatto valoriale e concreto che vada oltre la singola attivazione».

Quali i risultati più interessanti, dal vostro punto di vista, in tema di UGC creator?

«Dal nostro punto di vista, il risultato più significativo è il crescente interesse dei brand verso gli UGC creator. Questo approccio rende il lavoro più snello ed efficace, favorisce un dialogo diretto e autentico con il pubblico e permette di costruire collaborazioni rapide, flessibili e perfettamente allineate alle dinamiche reali del mercato e dei social».       

E in termini di fiducia degli utenti verso gli influencer e/o creator e la capacità di questi di trasmettere il messaggio dei brand con autenticità?

«La creator economy si sta sempre più orientando verso contenuti autentici e non costruiti a tavolino. Gli utenti premiano trasparenza e sincerità, e la fiducia verso influencer e creator cresce quando il messaggio del brand è integrato in modo naturale nel loro linguaggio e nella loro identità. Oggi sono proprio i contenuti più genuini e spontanei a ottenere i risultati migliori, generando engagement reale e relazioni durature con la community».

Qual è il ruolo dell’IA nella creator economy e come si governa?

«L’intelligenza artificiale gioca un ruolo di supporto nella creator economy: facilita i processi, accelera il lavoro e aiuta a ottimizzare analisi, produzione e distribuzione dei contenuti. Deve però essere gestita come uno strumento, e non come un sostituto: è fondamentale mantenere centrale la creatività umana, l’autenticità e la visione del creator, valori che restano il vero motore della comunicazione efficace».

Cosa vi aspettate per il 2026? Che obiettivi vi ponete?

«Per il 2026 prevediamo una fase di ulteriore crescita e consolidamento. Il nostro obiettivo è strutturare nuove divisioni interne, rafforzare e ampliare l’area Edutainment con l’ingresso di talenti valoriali e riconoscibili e, in parallelo, lanciare una nuova sezione strategica che arricchirà ulteriormente il nostro ecosistema. Il focus resterà sulla costruzione di progetti di lungo periodo e collaborazioni solide, coerenti con i nostri valori e capaci di generare un impatto concreto e continuità nel tempo».

Moca Studio: gli utenti cercano autenticità, i risultati migliori li ottengono i contenuti genuini e spontanei ultima modifica: 2025-12-18T10:57:23+01:00 da Redazione

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