Mediobanca, il settore WebSoft crescerà del 12,6% nel 2025 spinto dai servizi di intelligenza artificiale

Ammonta a 43,4 miliardi di euro il fatturato aggregato 2024 del settore WebSoft, ricavato dall’analisi dei risultati economici di 171 società attive nello sviluppo software, servizi web e piattaforme digitali, riconducibili a 119 gruppi, con ricavi superiori a €50 milioni e almeno 30 dipendenti.

La  crescita è sostenuta, +9,2% sul 2023 e +97,4% sul 2019, favorita da operazioni di M&A e dall’ingresso di fondi di private equity. Lo rileva la prima analisi del Centro Studi Mediobanca sull’andamento delle principali WebSoft italiane nel quinquennio 2019-2024. Le più dinamiche sono state quelle del settore Grocery&Food Delivery con ricavi in rialzo del 277,7% sul 2019, seguite dall’e-commerce (+211,8%) e dall’Internet Media&Services (+163,5%), mentre meno dinamismo viene riscontrato nel settore  Travel, Booking & Services che segnano un +57,2%.

Le aziende controllate da fondi sono cresciute di più per fatturato e occupazione nel quinquennio 2019-2024, ma la redditività non è così eccezionale perché sono cresciuti anche i costi, che hanno penalizzato i margini.

La Top25 delle società globali raggiunge ricavi aggregati 2024 per 2.262 miliardi € (+12,6% sul 2023; +109,1% sul 2019), mentre le Top25 italiane (escludendo le controllate di aziende internazionali) valgono 20,7 miliardi € (circa il 48% del totale nazionale) e segnano una crescita del +9,8% sul 2023. Se a livello globale USA e Cina si spartiscono il mercato (12 gruppi statunitensi vs 8 cinesi), in Italia la mappa delle Top25 italiane è concentrata a Milano (9 società) e Roma (7), con poco altro nelle province.

Amazon guida la classifica con 614,1 miliardi di ricavi, seguita da Alphabet (€336,9 mld), Microsoft (€235,9 mld), Meta (€158,3 mld) e JD.com (€152,8 mld). Tra le italiane in testa c’è SeSa (€3.214,6 milioni), seguita da Reply (€2.295,9 mln), Engineering (€1.716,6 mln), Almaviva (€1.266,2 mln) e Z Holding (gruppo Zucchetti, €1.217,9 mln). Anche andando a guardare i margini, le big tech globali superano di molto le italiane, con i top player che in genere registrano ebit margin superiori al 30-40%. In Italia, Zucchetti (Z Holding) è in prima posizione con un ebit margin del 25,4%, seguita da Moltiply Group (16,2%) e Bending Spoons (15,6%).

Quanto a produttività, guida la classifica Bending Spoons con €72.296 di utile per dipendente, davanti a Digital Value (€52.015) e Aruba (€25.076), mentre le big tech globali ottengono valori oltre 75x rispetto alle italiane. A capitalizzazione, invece, le sette WebSoft italiane quotate capitalizzano €9 mld (‑5,4% su fine 2024; +76,5% su 2019). Sono inoltre attesi i delisting di Digital Value e Tinexta entro la prima metà 2026 e si guarda con attenzione a Bending Spoons che potrebbe quotarsi.

Per il 2025 l’Area Studi Mediobanca stima una crescita a doppia cifra del fatturato aggregato dei principali operatori mondiali del settore (+12,6%) in particolare per Cloud (+20%) grazie all’adozione di soluzioni PaaS e SaaS, servizi di consegna a domicilio (+19,4%) e servizi di pagamento digitale (+14,8%). Sotto alle performance del Cloud, c’è lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa che proseguirà nei prossimi anni.

A redditività, si attende un margine operativo netto in aumento del +20,2%, mentre gli utili netti toccheranno la quota record del +27,3% e cresceranno anche forza lavoro (+4,6%) e investimenti (+66%).

In Italia, la dinamica è positiva ma più contenuta: i ricavi dovrebbero crescere del +6,6%, con l’EBIT in miglioramento del 12,8% e gli utili netti del +5,8%. Gli investimenti cresceranno del +21,5% e anche l’occupazione dovrebbe crescere del +3,8%.

Mediobanca, il settore WebSoft crescerà del 12,6% nel 2025 spinto dai servizi di intelligenza artificiale ultima modifica: 2025-12-12T11:20:35+01:00 da Redazione

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