Per Gruppo Mondadori in vista una nuova acquisizione in ambito digitale, in fase avanzata di negoziazione
Il CdA di Arnoldo Mondadori Editore SpA ha approvato i risultati al 30 settembre 2025 che confermano la tendenza alla stabilità, in linea con le previsioni del gruppo. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi netto consolidati sono arrivati a 704,5 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo 2024 (705,8), l’Ebitda adjusted ha raggiunto i 128,6 milioni (erano 133,3 lo scorso anno, -1%).

L’andamento stabile è stato effetto “della rilevante crescita del mercato del libro che, come atteso, si è concretizzata nel terzo trimestre”, ha sottolineato l’ad e dg Antonio Porro, mettendo in evidenza la performance dell’area Libri Trade, “nettamente superiore a quella del mercato con un sell-out nel terzo trimestre in incremento del 7,5%”, grazie al successo delle numerose novità editoriali.
Dinamismo che si è riflesso anche sui risultati della rete di librerie, ha aggiunto Porro, e che sarà ulteriormente potenziato con l’acquisizione di 10 punti vendita in gestione diretta. In ambito media, aggiunge la nota del gruppo, è proseguito il percorso di crescita della componente digitale, che oggi rappresenta circa il 50% dei ricavi e dei margini dell’area.
“Questi risultati ci consentono di confermare il raggiungimento degli obiettivi definiti per l’esercizio 2025”, ha concluso Porro. In linea con le previsioni precedenti, gli obiettivi per l’intero anno sono di una una crescita low single-digit dei ricavi e l’Ebitda adjusted con una marginalità stabile intorno al 17%; si conferma l’attesa di di una significativa capacità di generazione di cassa; un miglioramento della posizione finanziaria netta.
Acquisizioni. Rispondendo alle domande degli analisti nel corso della sessione Q&A, il Cfo Alessandro Franzosi ha annunciato che il Gruppo Mondadori è in fase avanzata di una negoziazione in ambito digitale, di dimensioni inusuali rispetto ai canoni abituali, di solito single-digit, che potrebbe essere annunciata entro fine anno e senza potenziali rischi per quanto riguarda l’approvazione da parte delle autorità competenti.
Per quanto riguarda l’andamento delle aree di business, l’Area Media ha registrato ricavi per 104,7 milioni nel Q3, in lieve flessione (-1,6%) rispetto allo stesso periodo del 2024 a causa della strutturale flessione delle attività tradizionali, quasi interamente compensata dalla forte crescita della componente digital, in un trimestre caratterizzato dal generale rallentamento per il mercato pubblicitario. In dettaglio, le attività digitali, che rappresentano circa il 50% dei ricavi complessivi dell’area, sono cresciute nell’esercizio 2025 dell’8,2% (+4% circa a parità di perimetro), grazie in particolare alla positiva performance del segmento MarTech (+6% circa) e dagli ottimi risultati delle social agency e dal contributo di ‘Fatto in casa da Benedetta’ (+9%); le attività tradizionali in ambito print sono risultate in flessione del 9% circa, a causa della contrazione strutturale delle vendite congiunte e delle diffusioni rilevata nel periodo in esame.
L’Ebitda adjusted dell’Area Media nei primi nove mesi dell’anno si è attestato a 14,4 milioni, in crescita del 12% circa rispetto all’esercizio precedente, crescita ascrivibile sia al segmento delle attività tradizionali sia a quelle digitali: nell’area print per i maggiori proventi derivanti dai contributi statali; nell’area digital per i maggiori ricavi registrati e il contributo delle attività legate al brand Fatto in Casa da Benedetta.
L’area Libri Trade ha avuto un andamento negativo nella prima metà dell’anno con una flessione a valore, nei primi 6 mesi dell’esercizio in corso, del 5% in larga parte ascrivibile alla sostituzione dell’App18 con le Carte della cultura e del merito; il terzo trimestre, invece, ha evidenziato una decisa inversione di tendenza con una crescita del mercato di circa il 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Complessivamente, nei 9 mesi la tendenza del mercato è stata di leggera flessione sia a valore (-2%), sia a volume (-2,7%), mentre le case editrici del gruppo hanno registrato nel Q3 una crescita significativa (+7,5%), che ha ridotto la contrazione del Sell-out nei primi nove mesi all’1,8%. Il gruppo ha quindi mantenuto la leadership nazionale con una quota del 28,1%, stabile rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I ricavi dell’area Libri Trade nei primi nove mesi dell’esercizio 2025 si sono attestati a 279 milioni di euro, in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (-1%), con un Ebitda adjusted pari a 37,1 milioni.
Nell’Area Libri Education le case editrici del gruppo hanno confermato la loro leadership con il 32,5%, in leggero incremento rispetto a inizio esercizio, con ricavi nei 9 mesi per 213,8 milioni e Ebitda aduste a 74 milioni, in leggero miglioramento rispetto al periodo precedente. Nonostante la flessione del mercato del libro, l’Area Retail includendo i ricavi delle fumetterie e del sito ecommerce Star Shop Retail, consolidati dal 1° febbraio 2024, ha registrato ricavi complessivi (book e extra-book) per 148 milioni di euro, con una variazione di 4,2 milioni di euro (equivalente ad una crescita dello 2,9% rispetto all’esercizio precedente). La crescita organica (esclusi i ricavi di Star Shop Retail), risultata pari al +2,4%, sarebbe stata ancora più importante, e pari al 3,5%, senza l’impatto negativo (pari a circa 1,5 milioni) della temporanea chiusura per il restyling della Libreria Rizzoli a Milano.






