Torna Segnali d’Italia, iniziativa di IGPDecaux che dà voce e visibilità alle realtà del terzo settore. La nuova tappa è Bologna, in collaborazione con il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, il patrocinio della Città metropolitana di Bologna e la media partnership di Il Resto del Carlino.
Il progetto racconta le storie di chi, ogni giorno, contribuisce a rendere la città un luogo più inclusivo, sostenibile e creativo e invita gli operatori del terzo settore a proporre progetti innovativi mirati al recupero, riuso e riciclo creativo.
Dopo la prima fase, iniziata qualche mese fa per identificare le storie più significative che rappresentano lo spirito dell’iniziativa e sono ora protagoniste della prima parte della campagna; con la presentazione ufficiale di Segnali d’Italia se ne avvia una seconda, pubblicando il bando che raccoglierà le proposte da cui saranno selezionati tre progetti che riceveranno un sostegno economico da CiAL.
Ultima tappa, che andrà avanti fino alla fine dell’anno, la campagna OOH dedicata ai vincitori sugli impianti IGPDecaux.

Piattaforma di comunicazione sociale. “Segnali d’Italia è una declinazione della missione di IGPDecaux che lavora ogni giorno per migliorare la qualità della vita urbana offrendo, grazie alla pubblicità, infrastrutture di pubblica utilità a costo zero per i cittadini, quando il concetto di ESG non esisteva ancora”, spiega a BrandNews Andrea Rustioni, direttore generale di IGP Decaux. Con il tempo, questi obiettivi si sono molto articolati tra CSR e comunicazione sociale e Segnali d’Italia serve a fare emergere eccellenze locali e dar loro voce.
“In questa nuova tappa, che segue quelle di Parma, Napoli, Milano e Torino, l’obiettivo è valorizzare sostenibilità, riciclo, riuso, rigenerazione urbana e promuovere comportamenti inclusivi”, aggiunge Rustioni. Allo stesso tempo, l’iniziativa serve a far risaltare il ruolo di IGPDecaux come fornitore di servizi di pubblica utilità che finanziano il trasporto pubblico cittadino e a dare voce alle realtà di cittadinanza. “Le amministrazioni pubbliche sono sempre più consapevoli nell’utilizzo di questa piattaforma di comunicazione sociale che offriamo loro”, spiega il d.g. di IGPDecaux.
Prospettive positive. Quanto all’andamento della pubblicità OOH e DOOH nella prima metà dell’anno, Rustioni ha detto a BrandNews che il 2025 è partito “moderatamente bene. Il 2024 non è stato un anno facile, come sempre in quegli anni pari in cui ci sono grandi eventi sportivi in estate che portano più risorse pubblicitarie alla TV, e il secondo semestre dello scorso anno è stato particolarmente difficile”.
Ora le prospettive sono più positive, con l’OOH che cresce un po’ più del mercato, soprattutto per la maggior velocità del DOOH. Se l’OOH tradizionale è flat, la declinazione digitale è in fortissima espansione, supportata dagli investimenti delle concessionarie e dalla capacità del DOOH di “generare metriche che ci allineano agli altri mezzi”, spiega Rustioni sottolineando quanto la modalità programmatica sia “l’ideale per il DOOH, anche se in Italia cresce meno che in altri mercati come la Germania, ma nel 2025 stiamo assistendo a una forte accelerazione”, con tassi che arrivano al 50% sull’anno precedente, per quanto si parli ancora di numeri assoluti non particolarmente grandi.
A.C.