Ichnusa Cruda torna in distribuzione, ma solo in Sardegna, con una veste completamente rinnovata, pensata soprattutto per i giovani. E l’etichetta è stata affidata al muralista Maurizio Brocca
Ichnusa Cruda torna negli scaffali della gdo e nei locali della Sardegna con una etichetta d’autore a cura di un’artista locale.
Realizzata dal muralista Maurizio Brocca, l’etichetta rivisita in modo contemporaneo i classici quattro mori e l’iconico logo di Ichnusa, evidenziando il processo produttivo della birra cruda.
Trentanovenne, nato a Dorgali (NU) e formatosi all’Istituto d’arte nuorese prima e allo IED di Milano poi, Brocca ha deciso di ritornare a vivere e lavorare come illustratore nella sua Sardegna. Oltre a realizzare l’etichetta di Ichnusa Cruda, l’artista è stato chiamato a collaborare con il birrificio di Assemini per trasformare le bottiglie di vetro abbandonate in opere d’arte nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro il littering del vetro “Se deve finire così, non beveteci nemmeno”.
La sua opera è infatti tra le quindici bottiglie d’autore messe all’asta da Legambiente Sardegna per sostenere progetti in favore del rispetto per l’ambiente.
«Con il rilancio di Ichnusa Cruda vogliamo rendere omaggio all’identità culturale e artistica sarda e al nostro profondo legame con il territorio – dichiara Paolo Ciccarelli, direttore del Birrificio Ichnusa -. Abbiamo voluto parlare soprattutto ai giovani, con una veste completamente rinnovata che possa coinvolgerli in un viaggio dentro le radici e l’identità della nostra terra. Abbiamo scelto di affidarci a un artista sardo, espressione del muralismo di Orgosolo, per continuare un percorso che unisce arte e appartenenza. Non è solo una nuova veste grafica: è il simbolo di un impegno concreto verso la nostra comunità che da sempre ci sceglie e che accompagniamo con orgoglio».
La distribuzione di Ichnusa Cruda – nel 2012 per celebrare i 100 anni del birrificio di Assemini – è stata avviata in Sardegna da fine giugno nella gdo e nell’Ho.Re.Ca. in bottiglia da 33cl e alla spina per il fuoricasa.
L’isola è un po’ considerata come la “capitale birraria” d’Italia. In Sardegna, infatti, il consumo di questa bevanda è quasi doppio rispetto al resto del Paese: secondo AssoBirra, parliamo di circa 60 litri pro capite a fronte di 36 litri di media nazionale. Bevono birra 8 sardi su 10 (86%).