La presidente Stefania Siani, con il vicepresidente Giuseppe Mastromatteo, traccia un bilancio della stagione dell’associazione, che festeggia 40 anni di vita
Un club sempre più presente sul territorio italiano, non solo legato alle principali metropoli, capace di aumentare la rappresentatività passando nel giro di pochi anni da 300 a oltre 700 soci. E’ questo il bilancio tracciato da Stefania Siani, presidente dell’Art Directors Club Italiano, a lato della presentazione dei prossimi Awards (qui l’articolo dedicato).

«Siamo contenti anche per il riscontro ottenuto in termini di partecipazione – ha detto Siani – abbiamo registrato un record per i Giovani Leoni e oltre mille persone sono intervenute durante la manifestazione I Grandi Venerdì di Enzo».
Sul fronte dei soci si registra anche un trend di bilanciamento crescente tra i due sessi.
Dopo aver sintetizzato i numeri principali del Club (che quest’anno festeggia i 40 anni di vita, essendo stato fondato il 19 dicembre 1985), Siani insieme a Giuseppe Mastromatteo e Luca Cortesini hanno commentato l’ultima edizione del Festival di Cannes.
Manifestazione che ha visto, come da molti anni a questa parte, un risultato eccellente da parte di LePub ma anche un ottimo riscontro in termini di shortlist conquistate: il chief creative officer di Ddb Italia ha sottolineato infatti come ben 59 lavori italiani su circa 434 iscritti siano stati selezionati dalle giurie, con una media di oltre il 13% contro un dato globale del 9%.
Sono mancati, certo, i metalli per le altre agenzie, fatta eccezione per Landor.
Su questo fronte il cco di Ogilvy e la ceo di Serviceplan Italia – dal canto loro – hanno ribadito l’importanza di fare sistema tra mondo della creatività e clienti e ricordato come spesso le aziende italiane evitino di rischiare dimenticando che proprio l’idea distintiva è driver di risultati economici.