Budweiser reclama con due campagne il suo posto nella cultura pop, dai backstage dei concerti ai film di Hollywood

Con due campagne firmate dall’agenzia Africa Creative, sigla di DDB Worldwide, Budweiser ribadisce il suo legame con la cultura ricordando, a chi non ci avesse fatto caso, la presenza della birra in oltre 1.200 produzioni cinematografiche e, per chi non fosse un insider dell’industria musicale, la sua presenza nei backstage di artisti di primo piano.

La campagna “Speech Bubble” pianificata in esterna nei pressi di Hollywood e prossimamente in alcune città del Brasile vede il logo rosso Budweiser dialogare con i manifesti pubblicitari dei film. Posizionato in modo strategico, dà l’idea che star come Tom Cruise, Ben Affleck e Meghann Fahy raffigurati nei poster certifichino la dichiarazione di Budweiser “In over 1200 movies the beer Hollywood asks for”. Tutti i formati sono stati selezionati accuratamente dall’agenzia in modo che si crei un racconto fluido e naturale. “Come se la cultura pop stessa interagisse con il marchio – o meglio, lo chiedesse” spiega l’agenzia nella sua nota.

“Budweiser ha mantenuto un rapporto organico con il cinema per decenni. Con ‘Speech Bubble’, vogliamo evidenziare questa connessione in modo semplice e visivo, mostrando che il nostro marchio fa già parte del dialogo dei personaggi e della memoria del pubblico” spiega Mariana Santos, Marketing Director di Budweiser.

La grande musica live è invece il territorio della campagna “The Beer Behind Backstage” pianificata da Budweiser in out of home vicino ai luoghi dove la birra è stata espressamente richiesta da artisti come Public Enemy, Beyonce e Ozzy Osbourne prima dei loro concerti presso il Madison Square Garden di New York, lo stadio Morumbi di San Paolo, il Masonic Temple Theatre di Detroit e l’Hollywood Palladium di Los Angeles. Anche qui location e creatività sono inestricabilmente connessi, dando forza al messaggio della marca.

I soggetti messi a punto da Africa Creative mettono in evidenza come Budweiser sia un elemento fondamentale nei backstage rider delle star, ovvero le richieste presentate dallo staff degli artisti agli organizzatori del concerto con le richieste delle star affinché possano sentirsi a loro agio e adeguatamente supportate (qui ce ne sono un po’ da spulciare).

Per quanto questi backstage rider a volte possano essere bizzarri, la comune Budweiser è una presenza frequente.

 

I visual ooh mostrano infatti estratti autentici da veri rider backstage, ma con un tocco in più: i nomi degli artisti sono stati sostituiti da soprannomi e indizi, sfidando i fan a indovinare quali artisti hanno chiesto in camerino Budweiser. Oltre che in ooh vicino ai luoghi dei concerti, la campagna è stata pianificata su stampa in tutto il mondo per invitare gli amanti della musica a scoprire il legame con la marca. Al Lollapalooza Brasile, sponsorizzato da Budweiser, è stata organizzata un’attivazione basata sulle richieste dei fan: quello che ha fatto la richiesta più bizzarra di tutte è stato premiato.

“‘The Beer Behind Backstage’ è un modo creativo per mostrare il legame autentico e duraturo tra Budweiser e la storia della musica, invitando il pubblico a celebrarla con noi” spiega ancora Mariana Santos.

“Budweiser è sempre stata dietro le quinte dell’industria musicale, presente durante momenti leggendari sia per gli artisti che per i fan. Con questa campagna, miriamo non solo a celebrare questa connessione storica, ma anche a creare un’esperienza interattiva che sfidi e coinvolga il pubblico. In un certo senso, possiamo dire che questa campagna è stata scritta dai più grandi artisti del mondo”, aggiunge Heloisa Pupim, co-COO di Africa Creative.

Budweiser aveva già raccontato la sua presenza nei backstage e nelle mani delle star della musica nella campagna Tagwords del 2018.

Public Enemy
Beyonce
Ozzy Osbourne

Budweiser reclama con due campagne il suo posto nella cultura pop, dai backstage dei concerti ai film di Hollywood ultima modifica: 2025-04-24T12:17:43+02:00 da Redazione

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