L’Oréal ha presentato al CES un nuovo hardware che fornisce un’analisi personalizzata della pelle in soli cinque minuti, utilizzando la proteomica avanzata, ovvero lo studio di come la composizione proteica nel corpo umano influenzi l’invecchiamento cutaneo.
Chiamato L’Oréal Cell BioPrint, verrà lanciato come pilota in Asia entro la fine del 2025. La novità si basa sull’approccio Longevity Integrative Scienceä dell’azienda che studia come i meccanismi nel corpo umano possano influenzare l’aspetto della pelle e sulla collaborazione con la startup coreana NanoEnTek.
La valutazione personalizzata prodotta da Cell BioPrint include l’età biologica della pelle, la sua velocità di invecchiamento e consigli per rallentarla; la risposta agli ingredienti, su quali principi attivi, come il retinolo, funzionano meglio; il passaggio dalla cura della pelle reattiva a quella proattiva, prevedendo potenziali problemi estetici prima che diventino visibili e suggerendo agli utenti azioni proattive per proteggere la bellezza della propria pelle.
L’insight che ha ispirato la creazione del prodotto, proveniente da un sondaggio del brand su 2.000 utenti Usa di prodotti skincare, è la domanda di soluzioni personalizzate: quasi l’80% ha dichiarato di fare affidamento su prove ed errori per determinare ciò che funzionava per loro, Mediamente il campione ha dichiarato di aver provato sette detergenti diversi prima di trovare quello giusto.
Il test si fa così: si applica una striscia di nastro adesivo per il viso su una guancia, posizionata poi in una soluzione tampone; si carica la soluzione nella cartuccia L’Oréal Cell BioPrint e si inserisce nella macchina per l’analisi; mentre viene elaborato il campione, il dispositivo Skin Connect scatta diverse immagini del viso e viene sottoposto all’utente un breve questionario sulle problematiche cutanee e l’invecchiamento.