Comunicazione e innovazione tecnologica utili alleati per lo sviluppo economico e sociale
Il capitale umano e il ruolo centrale che la comunicazione può avere come stimolo per la società italiana sono stati i temi centrali della 13ma edizione del WPP | The European House – Ambrosetti.
La tappa conclusiva dei lavori dell’Advisory Board ha presentato un’analisi delle gravi criticità socio-economiche dell’Italia e del contributo che la sostenibilità sociale può dare allo sviluppo del paese.
L’Italia appare sempre più slabbrata, al 32mo posto per disuguaglianza dei redditi e unico paese OCSE con salari reali in calo dal 1991. L’8,3% delle famiglie vive in povertà assoluta, aumentate di 750.000 nuclei nell’ultimo decennio. I giovani affrontano difficoltà crescenti e le donne registrano il tasso di occupazione più basso in Europa (51,1%) e un gap salariale del 43%. Altre posizioni poco brillanti dell’Italia sono riguardano la dispersione scolastica (il 10,5% non conclude la scuola dell’obbligo), l’avanzata dell’analfabetismo funzionale (12,9% tra gli studenti), il basso numero di laureati (29,2%) e la scarsa quota di quelli in discipline STEM (24%). A questo si aggiunge il numero crescente di laureati italiani che emigrano (260mila negli ultimi 10 anni).
Quanto alla sostenibilità, c’è ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi SDG dell’ONU, nonostante sia al terzo posto – dopo le analisi fondamentali e la qualità del management – tra i desiderata degli investitori secondo l’Osservatorio Corporate Governance THEA – Ambrosetti. In questo contesto, sottolinea l’Advisory Board, la comunicazione e l’innovazione tecnologica rappresentano un utile alleato per lo sviluppo economico e sociale del paese, ma sarebbero necessarie sinergie tra istituzioni, imprese e organizzazioni non profit, per concentrare gli investimenti e ridurre le duplicazioni, e gestire con attenzione le opportunità offerte dall’innovazione, a cominciare dall’IA
Una fotografia preoccupante, l’ha definita Massimo Beduschi, Chairman WPP, perché riflette la realtà, ma allo stesso tempo ricca di spunti interessanti restituiti dai tre panel e in particolare quello sul contesto e il futuro che ci aspetta, con gli interventi di Laura Bottazzi, professoressa ordinaria di Economia dell’Università di Bologna, Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera, e Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il rapporto tra capitale umano e tecnologia è stato evidenziato dal dialogo tra Simona Maggini, Country Manager WPP, Daniel Hulme, Chief artificial intelligence WPP e Ceo e Founder di Satalia, sull’uso dell’IA per risolvere differenti problemi, facendo del termine ‘adaptive’ la parola chiave, per trovare nuove risposte per il marketing delle aziende, ridurre le frizioni e trasformare l’organizzazione delle agenzie.
A.C.