Il nuovo numero del magazine di Condé Nast è stato realizzato insieme a Scomodo, comunità creata da ragazze e ragazzi sotto i trent’anni. Il progetto coinvolge anche il sito di Vanity Fair e i social
Domani esce in edicola il nuovo numero di Vanity Fair per l’occasione co-diretto con Scomodo, comunità creata da ragazze e ragazzi sotto i trent’anni.
Un lavoro a quattro mani a fianco della redazione del magazine, che ha generato inchieste, servizi, interviste esclusive per capire meglio che cosa vivono oggi le persone tra i 15 e i 30 anni.
«Per una parte rilevante del nostro Paese, le nuove generazioni non ci sono. ll 41 per cento delle persone nate dopo il 1990 vive in condizioni di precarietà lavorativa e l’aumento delle persone giovani espatriate tra il 2011 e il 2021 è del 281 per cento. I giovani non esistono, eppure si vedono ancora». Queste le parole di Edoardo Bucci, co-fondatore di Scomodo.
Protagonista della copertina Ghali, che si racconta in esclusiva a Vanity Fair intervistato da Alice Santini e Geremia Trinchese di Scomodo, in vista dell’uscita del suo nuovo singolo Niente Panico e alla vigilia del tour con tre date al Forum di Assago.
«Questo numero di Vanity Fair vi aiuterà ad ascoltare, a capire e colmare il grande divario, generato soprattutto dalla tecnologia, tra le generazioni», commenta Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair Italia.
Oltre ai contenuti all’interno del numero, Vanity Fair e Scomodo daranno voce alle nuove generazioni per tutta la settimana anche sul sito e sui social attraverso rubriche, contenuti video e random interview, per restituire una chiave plurale e intergenerazionale degli under 30 del nostro Paese e le istanze più urgenti per il loro futuro.