La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura d’infrazione inviando una lettera di messa in mora a 18 Stati membri che non hanno designato le autorità responsabili per l’attuazione della legge sulla governance dei dati o che non hanno dimostrato che queste ultime sono autorizzate a svolgere i compiti previsti dalla legge.
Oltre all’Italia, ci sono – tra gli altri – Belgio, Germania, Austria, Portogallo e Svezia. La legge sulla governance dei dati, sottolinea il comunicato della Commissione, facilita la condivisione dei dati tra i settori e i paesi della UE a vantaggio dei cittadini e delle imprese che beneficeranno di una riduzione dei costi per l’acquisizione, l’integrazione e l’elaborazione dei dati e di minori ostacoli all’ingresso nei mercati, e aumenta la fiducia nella condivisione dei dati stabilendo regole per la neutralità degli intermediari di dati che collegano individui e aziende con gli utenti dei dati.
Applicabile dal settembre 2023, il Data Governance Act è uno strumento cross-settoriale che intende regolare il riutilizzo di dati pubblici, incentivandone la condivisione, attraverso la regolamentazione di nuovi intermediari di dati, per scopi altruistici.
Le autorità responsabili sono incaricate di registrare le organizzazioni di altruismo dei dati e di controllare la conformità dei fornitori di servizi di intermediazione dei dati. Gli Stati messi in mora hanno due mesi di tempo per rispondere e colmare le lacune sollevate dalla Commissione.