Membri del Congresso statunitense sono stati sommersi di chiamate dopo che TikTok ha lanciato una nuova campagna avvisandoli che l’app rischia di essere chiusa in Usa se andasse in porto una proposta di legge bipartisan.
La storia è stata raccontata con molti dal sito web di informazione tecnologica e politica Axios e dallo specializzato Social Media Today.
Il voto all’unanimità potrebbe costringere ByteDance, la casa madre cinese di TikTok, a dismettere la proprietà dell’app entro i prossimi 6 mesi per i rischi alla sicurezza nazionale, cedendola a una proprietà statunitense.
Il diluvio di chiamate, scrive Axios, è iniziato mercoledì 7 marzo dopo l’invio di una notifica agli utenti con cui segnala un “total ban” di TikTok da parte del Congresso e chiede il loro intervento “prima che il governo tolga a 170 milioni di americani il diritto di esprimersi liberamente”. Sotto il messaggio, un bottone per chiamare direttamente l’organo rappresentativo.
Secondo Social Media Today, non è la prima volta che TikTok usa i suoi utenti per opporsi a una decisione del Congresso.