Il 14 febbraio non era solo San Valentino, ma anche il sesto anniversario della strage alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, Florida.
Quel giorno, i legislatori statunitensi hanno ricevuto una serie di telefonate da parte degli studenti per sensibilizzarli sulla necessità di mettere restrizioni sulle armi da fuoco negli Stati Uniti. Solo che questi studenti in realtà sono morti, uccisi durante varie sparatorie, e le loro voci sono state ricreate con l’intelligenza artificiale.
‘The Shotline’ è la nuova campagna promossa dalle organizzazioni Change the Ref e March for Our Lives e realizzata dall’agenzia MullenLowe. Si tratta di una piattaforma che permette ai ragazzi assassinati di raccontare le loro storie, attraverso la propria voce.
Questo è stato reso possibile da uno strumento di deep machine learning che ha sintetizzato le loro voci sulla base di file audio messi a disposizione dai loro genitori: tra di loro c’è Uziyah Garcia, 10 anni, morto nella sparatoria del 2022 alla Robb Elementary School a Uvalde, in Texas. C’è Joaquin Oliver, 17 anni, ucciso a Parkland nel 2018, e figlio dei fondatori di Change the Ref, Manuel e Patricia Oliver. Ma anche Mike, ucciso da un colpo sparato per errore dal suo fucile nel 2014, acquistato in meno di 15 minuti. Ed Ethan, 15 anni, anche lui morto per un colpo sparato per errore da un fucile senza sicura, mentre era a casa di un amico.
Dunque il 14 febbraio i politici degli Stati Uniti hanno ricevuto questi messaggi vocali, che denunciano la loro inerzia e chiedono “Quante chiamate ci vorranno affinché vi prendiate carico di questi morti?” E ancora, “da quando mi hanno sparato, nulla è cambiato. E nuove sparatorie continuano ad accadere”.
La campagna invita altre persone a condividere le voci dei propri cari uccisi, per generare ancora più messaggi vocali. Change The Ref nel 2021 aveva realizzato con Leo Burnett Chicago la campagna The Lost Class, premiata con un Titanium Lion a Cannes.