La risposta da parte dei primi destinatari è improbabile, ma è di sicura notiziabilità per i media e di interesse per gli amanti del bizzarro la campagna globale lanciata dagli snack ai marshmallow MoonPie e rivolta nientemeno che agli alieni.
Il brand è stato ispirato dalla crescita dell’interesse verso ufo ed extraterrestri, dopo le udienze al congresso Usa della scorsa estate, e l’ha trasformato in un’opportunità di marketing.
La campagna, ideata dall’agenzia Tombras, è composta da un video di 4 minuti più svariati formati di esterna, incluse coreografie luminose con i droni, annunci su aerei e barche, dato che gli alieni potrebbero anche trovarsi nelle acque.
Alcuni di questi sono stati posizionati nei pressi di zone conosciute per la loro capacità di attirare UAP – Unidentified Aerial Phenomenon – come Roswell, Washington DC, Times Square, Cape Canaveral, Londra e Tokyo. Il culmine è stato raggiunto con il light show presso la Piramide del Sole a Teotihuacan, in Messico.
Nel film appaiono esperti come Sean Cahill, attivista e Marine in pensione, l’esperto di linguistica Daniel Oberhaus e Holly Wood, responsabile della piattaforma Investigate the Unknown dedicata alla divulgazione di temi misteriosi. C’è anche un sito ‘informativo’ sugli UAP e il proposito di nominare il primo alieno che si presenterà a comprare lo snack “Alien-fluencer” ufficiale di MoonPie.