Ricola lancia una novità di prodotto con campagna sui tram milanesi e a breve sul web. Il punto con la direttrice marketing Emanuela Busi
Ricola debutta nel segmento dei prodotti funzionali con la variante Echinacea Miele e Limone. Di fatto è un integratore alimentare con vitamina C per supportare il sistema immunitario e lenire la gola: con 5 caramelle al giorno nel formato astuccio e 4 nel formato busta apporta all’organismo il fabbisogno giornaliero di Vitamina C.
«E’ presto per dire se amplieremo la gamma con altri prodotti funzionali – ci ha spiegato Emanuela Busi, direttrice marketing di Divita, l’azienda che commercializza sul mercato italiano i prodotti a marchio Ricola -. Sicuramente questa è la novità più importante per il 2023 e sarà strategica anche il prossimo anno».
In comunicazione gode di una campagna che veste i tram milanesi e che a breve andrà anche sul web, con creatività interna.
La pianificazione è curata da Wavemaker mentre è ancora in corso la gara per la scelta del prossimo centro media che vede coinvolte, oltre alla centrale di GroupM, anche PHD, UM e Havas Media.
In gioco c’è un budget pubblicitario che quest’anno è di quasi 3 milioni di euro.
Circa l’80% dell’investimento è destinato alla tv, dove da inizio ottobre il marchio è on air con la campagna “Mangia una Ricola” ideata da Jung von Matt. Sarà in onda fino a circa metà novembre con un supporto web.
IL SUPPORTO ALLA BIODIVERSITA’
Ricola ha poi scelto di sponsorizzare l’Agenda Gardenia 2024, l’agenda dedicata agli appassionati della natura, dei fiori, giardini e degli orti. E’ una partnership che si inserisce nel solco delle iniziative dell’azienda per supportare la biodiversità.
Tra queste, c’è il sostegno attraverso la Ricola Foundation dell’organizzazione Coloss, network internazionale di ricercatori che studiano soluzioni per contenere le perdite globali di api mellifere e che indagano le cause di mortalità, introducendo misure adeguate a loro difesa.
Sul territorio italiano invece, Ricola patrocina altri progetti per la salvaguardia degli impollinatori, come il Presidio dei Mieli di alta montagna alpina di Slow Food per tutelare le api, gli impollinatori e gli apicultori di alta montagna.
In particolare, il Presidio dei Mieli di alta montagna alpina, coinvolge piccoli produttori per la protezione anche di prodotti e tecniche tradizionali a rischio di estinzione, per valorizzare e rilanciare i mieli di alta montagna.
Grazie a questo sostegno al Presidio, oltre 50 apicoltori possono continuare a portare le loro api su tutto l’arco alpino, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia. Ogni arnia che viene portata in montagna, in piena stagione produttiva, conta dalle 10.000 alle 15.000 api bottinatrici- raccoglitrici di nettare, e ciascuna di esse ogni contribuisce all’impollinazione di più di 10 milioni di fiori ogni giorno.
Luca Orma