Meno numeri e più empatia, creatività e problem solving tra le competenze del lavoro del futuro. È il risultato della ricerca proprietaria di PHD Italia intitolata ‘Stranger Skills’ che ha indagato le nuove geografie professionali da tre punti di vista differenti, quello delle nuove generazioni, delle aziende e delle risorse umane.
Secondo la ricerca, la creatività appare fondamentale per 1 persona su 3 – per il 27% delle nuove generazioni, il 28% delle aziende e il 34% degli HR -, l’empatia è centrale per il 22% dei nuovi lavoratori, il 24% dei professionisti e il 31% delle risorse umane, mentre le capacità di problem solving risultano importanti per il 26% dei nuovi lavoratori, il 25% dei professionisti e il 31% degli HR.
Lo studio ha anche identificato 12 nuove professioni, ma soprattutto evidenzia la necessità di un modello di formazione/riconversione professionale senza soluzione di continuità: lo studio evidenza la necessità di un continuo investimento in formazione, ritenuta fondamentale dal 52% degli intervistati.
“Negli ultimi 10 anni c’è stato un forte spostamento verso le attività di marketing sul versante dell’analisi dei dati che, senza la capacità di leggerli e interpretarli, restano freddi numeri. La tendenza è già oggi quella di una rinnovata centralità dei ruoli creativi, che rappresentano l’unica strada che porta davvero alla crescita di un brand”, commenta Lorenzo Moltrasio, Managing Director di PHD Italia.