In occasione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2023, il Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato i dati dell’andamento del mercato della cosmetica.
Secondo i dati preconsuntivi, nel 2022 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 13,3 miliardi di euro, in crescita del 12,1% rispetto al 2021. Un dato superiore del +10,5% a quello pre-pandemia del 2019. Positive anche le stime per il 2023 che vedono il fatturato salire a 14,4 miliardi di euro (+7,7% sul 2022).
Le esportazioni rappresentano oltre il 40% del fatturato totale del settore e nel 2022 hanno toccato i 5,9 miliardi di euro, in crescita del 18,5 % rispetto all’anno precedente; per il 2023 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+10%) che permetterà di raggiungere i 6,4 miliardi di euro di export. Un livello record per il rapporto export-import, che nel 2022 supera i 3,2 miliardi di euro con una crescita di oltre 500 milioni rispetto al 2021. La Francia viene scavalcata dagli Stati Uniti come primo mercato, mentre la Germania si colloca al terzo. I mercati extra-UE rappresentano una quota del 38% e tra questi spiccano gli Emirati Arabi Uniti, che registrano un +60,7% nel 2022 rispetto al 2021.
«Resta l’attenzione verso tematiche quali la reperibilità e il costo delle materie prime o il rincaro energetico; tuttavia, il settore dimostra di essere solido, maturo e concorrenziale nell’operare sempre più come sistema» ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia.
I consumi nel mercato italiano valgono 11,5 miliardi con un trend positivo dell’8,1% sul 2021. La GDO resta il canale più diffuso con una quota di circa il 42%, seguita da profumerie (19,3%) e farmacia (17%). L’e-commerce, grazie alla forte accelerazione impressa dal lockdown, ha quasi raddoppiato il proprio valore dal 2019, arrivando a coprire nel 2022 l’8,6% dei consumi cosmetici degli italiani. Seguono l’acconciatura (5,1%), l’erboristeria (3,3%), le vendite dirette (3%) e l’estetica (1,9%).
Le categorie merceologiche trainanti sono la cura viso (16,4%), la cura corpo (15,3%) e la profumeria alcolica (13,6%) mentre le variazioni percentuali più significative anno su anno si scontrano su cura delle labbra (+21,4%), trucco viso (+18%), profumeria alcolica (+16,3%) e trucco occhi (+11,7%).
«I dati mostrano un pieno recupero e un superamento dei valori pre-pandemia. Al contempo ci permettono di delineare nuove abitudini di acquisto, sempre più orientate alla multicanalità – segnala Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia – Gli stessi canali ampliano e rivedono la loro offerta, come nel caso della profumeria che si apre sempre più a categorie merceologiche come la cura viso e corpo o il make-up, per rispondere in maniera puntuale alle rinnovate esigenze del consumatore».