Netflix in America gli offre vacanze illimitate. Synaxon in Germania lo coinvolge in qualunque decisione aziendale sulla piattaforma Liquid Feedback. Loccioni in Italia lo connette con studenti, pensionati ed ex-dipendenti sul territorio. Google in tutto il mondo gli libera il 20% del proprio orario per perseguire progetti personali. È il lavoratore al centro dei progetti nell’era di Twitter, dei wiki e, più in generale, di quella che la service design company Logotel definisce la “weconomy”: l’economia del Noi.
In una congiuntura storica in cui la cappa della crisi grava pesantemente sulle imprese di mezzo mondo, uno spiraglio di possibile ottimismo – come quello dei casi citati – pare aprirlo la pubblicazione del quarto “Quaderno Making Weconomy” a cura di Logotel, intitolato “Human (R)evolution”. Le iniziali del titolo non sono casuali: “HR” come Human Resources, forse la funzione aziendale più in subbuglio in questi tempi di licenziamenti, coperte corte e cinghie che si tirano. La tesi di fondo del Quaderno è messa nero su bianco da Cristina Favini, Strategist & Manager of Design Logotel, nell’introduzione che apre il report: “L’urgenza è innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione delle persone, coinvolgerle in un processo continuo, intriso di senso, fatto da momenti di formazione, auto-formazione, scambio collettivo e learning by doing”.
La collana dei Quaderni si inserisce in un progetto di cultura d’impresa che Logotel ha lanciato nel 2010 con la pubblicazione del libro “Weconomy – L’economia riparte dal Noi”, una piattaforma fisico-digitale sulle nuove frontiere dell’economia collaborativa. Con il Quaderno HR, la serie giunge alla sua quarta uscita, dopo un primo numero introduttivo dal titolo “Auto, Beta, Co: riscrivere il futuro”, una seconda monografia dedicata agli incroci tra design e impresa e un terzo numero speciale tutto sul mondo del retail.
In linea con lo spirito aperto del progetto, tutti i materiali sono liberamente scaricabili dal sito web weconomy.it grazie alla licenza Creative Commons o dalla nuova applicazione ufficiale Weconomy, disponibile gratuitamente su App Store.
Clicca qui per scaricare il quaderno