Come Mr Wolf, Brand for the City risolve problemi, in particolare quelli burocratici. Focus su progetti che partono dal basso per città più eque e sostenibili
Nasce dalla lunga militanza nella CSR di Claudio Bertona, iniziata oltre 20 anni fa in RCS e proseguita in IGP Decaux, e dalla passione dei soci The Round Table, Koinetica, Walden Lab e Daniele Montani, una nuova proposizione di brand urbanism.
Struttura snella, in contatto diretto con sindaci e associazioni di cittadinanza attiva, Brand for the City lavora per aiutare le aziende a passare dallo storytelling allo storydoing per poi comunicare azioni concrete.
L’esordio dell’azienda è partito dall’ultimo Salone della CSR e della sostenibilità, dove tornerà il prossimo ottobre, concretizzandosi con i primi progetti importanti tra cui quelli per Agos e Cartoon Network, il canale edito da Warner Bros. Discovery. Ma c’è tanto new business in corso e molti progetti da mettere a terra, dice Bertona, startupper tardivo, ma convinto, founder e Ceo della società.
Come Mr Wolf, Brand for the City risolve problemi, in particolare quelli burocratici, facilitando il dialogo tra aziende che intendono investire in progetti sul territorio di vicinanza e le amministrazioni pubbliche, dando vita a patti di collaborazione e, soprattutto, soluzioni dal basso che coinvolgono la cittadinanza. Gli ambiti operativi sono 4 – Smart Green City, Arti e Cultura Diffusa, Riqualificazione Urbana e Street Art – mentre l’elemento caratterizzante, aggiunge Bertona, è che “siamo l’unica realtà che si occupa in maniera esclusiva e professionale di brand urbanism per aiutare le aziende che vogliono aiutare” ideando e facilitando l’implementazione di progetti permanenti.
“Azioni-spot come quella di Adidas che ha illuminato parco Ravizza a Milano per nove notti, non ci interessano”, dice Bertona. Così come sono vietate le proposte bottom-down e le azioni in aree privilegiate – “fare in piccolo, ma fare la differenza nei quartieri fragili” è il mantra della società -, Brand for the City funge da cerniera con le strutture corporate delle aziende e per questo ha realizzato internamente una mappatura di tutti i progetti sul territorio, ascoltandone le esigenze per capire quali interventi attuare che abbiano senso in quell’area, per poi costruire budget di intervento e creare una sorta di portfolio che le aziende possono sfogliare per capire cosa meglio aderisce al loro posizionamento e ai loro obiettivi.
I Giardini di Cartoon Network. Il progetto che ha preso più corpo, fino a ora, è quello per Cartoon Network con la riqualificazione di 3 parchi, a Milano, Firenze e Napoli (altri 3 saranno consegnati in autunno a Catania, Lucca e Roma) per rendere le città più a misura di bambini.
I lavori sono iniziati in aprile, le consegne sono avvenute in giugno, coinvolgendo bambini e ragazzi nella rigenerazione delle aree, riqualificando il verde e le aree gioco, piantumando alberi, realizzando sedute e impianti che che possano facilitare l’aggregazione e i percorsi educativi. L’azienda è presente nella decorazione di aree e muri con i personaggi di Cartoon Network.
La misurazione dei risultati sarà uno dei prossimi passi. Spiega Bertona che Brand for the City sta cercando di capire come farla e quali KPI monitorare. Per ora, si limita a proporre alle aziende una ricerca pre e post realizzazione dei progetti con l’eventuale valorizzazione in termini di earned media. Oltre ad essere advisor, Brand for the City ha anche l’obiettivo di essere communication partner delle aziende, costruendo branded content attorno ai progetti realizzati.