Paolo Pascolo, neo portavoce dell’hub, lavorerà su tre pillar da sviluppare attraverso l’esplorazione di nuovi canali, trend topic e nuovi format di eventi
Una retention alta sui membri dell’hub, community building e creazione di occasioni per avvicinare nuove realtà a UNA: sono i macro-obiettivi al centro del nuovo programma del Digital Innovation Hub dell’associazione presentato da Paolo Pascolo.
Il ceo di Imille è stato nominato a maggio nuovo portavoce dell’hub, delegando a sua volta la formazione a Massimiliano Gusmeo di Different e l’osservatorio trend a Francesco Lucchetta di VMLY&R.
Approfondire, esplorare e connettere sono dunque i 3 pillar.
Approfondire: attraverso webinar e progetti, mira a fare educazione sulle tematiche che riguardano i nuovi canali e le piattaforme che avranno un impatto sulla comunicazione di domani, come i social media emergenti e il metaverso.
Il pillar “Esplorare” è invece quello concentrato sul presente, sull’osservazione dei trend topic, ed è volto a ispirare e contribuire alla creazione di nuove idee. Con l’organizzazione di talk e webinar, questa area del programma darà spazio ai temi più caldi del periodo che stiamo vivendo, come NFT marketing, web3, 3D commerce e marketing automation.
Infine, il pillar “connettere”, ossia la parte destinata alla creazione di occasioni di networking: l’intento è quello di organizzare eventi, esplorando anche nuovi format, per dare ai partecipanti la possibilità di seguire gli interventi di key opinion leader seguiti da momenti finalizzati alla conoscenza reciproca e alla costruzione di relazioni.
Con “connettere” si punta sull’aspetto più umano, che mira a mostrare il lato più unito di UNA e anche l’importanza di associarsi ad una realtà di questo tipo. Sono già stati definiti i periodi e le città per i prossimi due eventi, che si terranno a settembre 2022 a Roma e a dicembre a Milano.
Formazione, ispirazione e networking sono quindi le keyword del mandato di Paolo Pascolo, per continuare a creare nuove relazioni tra le aziende e consolidare quelle già esistenti, contribuendo a diffondere una cultura della comunicazione che sia in grado di rispondere alle esigenze sempre nuove di un mercato in continua evoluzione.