Netflix sposa la massima felliniana ‘Non si interrompe un’emozione’ in vista dell’introduzione della pubblicità sulla piattaforma.
Secondo Insider, Netflix starebbe presentando la sua politica commerciale alle agenzie americane spiegando che l’interruzione da parte della pubblicità dovrà essere meno invasiva possibile: non ci saranno spot in mezzo a serie e film, tutt’al più all’inizio e anche alla fine, considerata l’abitudine al binge watching di larga parte degli utenti.
Un’altra fonte del settore adtech ha detto che la piattaforma vorrebbe mantenere un affollamento orario inferiore rispetto ai competitori come Hulu (8 minuti) e HBO Max (4 minuti) e che vorrebbe sperimentare sponsorizzazioni e product placement, questi ultimi tra l’altro già praticate da diversi anni.
Pochi giorni fa agli Upfront Disney ha annunciato che nella versione ad supported di Disney+ ci saranno 4 minuti o meno di pubblicità per ogni ora di visione.
Netflix sarebbe inoltre in contatto con società di adtech, tra le quali The Trade Desk, per implementare un imponente struttura di data analytics per monitorare il comportamento dei consumatori nei confronti della pubblicità e per costruire un proprio private marketplace per la distribuzione delle inserzioni, che includerebbe anche i videogame.
Contattata, Netflix ha dichiarato tramite un portavoce che l’opzione ad supported è giusto all’inizio e che nessuna decisione è ancora stata presa.
Insider ha inoltre pubblicato le domande di una survey inviata da Netflix ai professionisti di Madison Avenue, in cui chiede loro cosa si aspettano dalla sua offerta pubblicitaria e cosa ritengo imprescindibile a livello di audience/analytics/data/misurazione.