La unit di Uniting Group spiega come il fenomeno emergente del Virtual YouTuber (V-Tuber) può diventare un nuovo asset di comunicazione a disposizione dei brand
Nato in Giappone il Virtual YouTuber (V-Tuber) è una figura professionale ormai affermata nel mercato asiatico, che sta velocemente catturando l’interesse anche in Occidente.
Parliamo di influencer virtuali che “vivono” grazie ad avatar realizzati con tecnologie all’avanguardia e animati tramite fotocamere e sensori di movimento, che permettono di replicare i movimenti “fisici” dell’utilizzatore. Sono a tutti gli effetti abitanti del metaverso, specializzati in creazione di contenuti estremamente ingaggianti (in particolar modo per la Gen Z) destinati a piattaforme come YouTube, Twitch o Twitter.
Si inserisce in questo contesto la collaborazione tra FLU, business unit specializzata in influencer marketing di Uniting Group, e V-Corp, prima compagnia italiana nata per offrire servizi di V-Tubing di alta qualità, fondata dai tre V-Tuber più noti nel mercato nostrano: Yuniiho, Dyarikku e Hiroshi.
Le due realtà hanno realizzato a quattro mani una rubrica per il blog di FLU, sviluppata con l’obiettivo di dare una corretta chiave di lettura a questo trend, ancora poco conosciuto nel nostro Paese, e raccontare come può diventare un nuovo asset di influencer marketing a disposizione dei brand.
«I virtual influencer e i virtual YouTuber si sono dimostrati un fenomeno molto ingaggiante per la Gen Z, rendendoli una novità interessante per i brand attenti ai più innovativi canali di comunicazione e alla ricerca di nuove modalità di connessione con la propria target audience. Il metaverso e i nuovi spazi virtuali, inoltre, stanno fortemente accelerando l’utilizzo di queste strategie, anche sul mercato italiano – afferma Chiara Dal Ben, marketing & innovation director di Flu -. Con V-Corp abbiamo instaurato una collaborazione sinergica, che mette a fattor comune le nostre competenze per offrire un’overview precisa di come il V-Tubing può essere attivato in ottica di business, in particolar modo in progetti legati al cosiddetto ‘Metaverse Entertainment’».
Il primo articolo, già online sul sito di FLU, racconta la storia e l’evoluzione di questo trend, partendo dall’Asia e fino all’Italia, mentre il secondo approfondisce in particolare il lavoro necessario alla creazione di un V-Tuber.
«Come tutti i progetti partiti da ‘addetti ai lavori’, anche V-Corp nasce dal desiderio di risolvere un problema, ovvero creare un gruppo unito di professionisti provenienti da tutto il mondo in grado di diventare un punto di riferimento per coloro che intraprendono la carriera da V-Tuber – sottolineano i fondatori di V-Corp -. La rubrica sviluppata insieme a FLU è per noi un’occasione straordinaria, perché ci permette di mettere a disposizione le nostre conoscenze a tutti coloro che ancora guardano al V-Tubing con diffidenza e contemporaneamente ci consente di lanciare nel migliore dei mondi la nostra compagnia, grazie all’endorsement di una realtà leader nel mercato».