Il claim delle campagne del detersivo Persil è da due decenni “Dirt Is Good” e spesso è stato collegato al gioco, ma cosa si fa se i bambini non escono più a giocare e stanno tutto il giorno davanti allo schermo?
Da qui nasce la campagna ‘Tag the game’ che li invita a bilanciare meglio il gioco nel mondo virtuale e nel mondo reale.
La fase teaser ha coinvolto l’influencer Ethan The Gamer che ha creato eccitazione verso un nuovo gioco per console chiamato Tag, a tema sportivo, supportato anche da un finto trailer di 6 secondi sulla pagina del fantomatico sviluppatore Uk DIG Studios.
Il trailer completo è stato poi mandato a 6 influencer che collettivamente raggiungono 10.2 milioni di persone e lo hanno trasmesso in live streaming su Instagram e Twitch, scoprendo in diretta la beffa da parte di Persil. Il trailer infatti ha rivelato che il gioco era ‘disponibile solo nella vita reale’, messaggio rilanciato poi anche dagli spot tv e dai canali social.
La campagna è stata ideata da Lola MullenLowe Madrid mentre le media relation funzionali per architettare la burla sono state gestite da Golin London.
Tati Lindenberg, marketing vice-president di Unilever Dirt Is Good, commenta “Per oltre 20 anni, “Dirt Is Good” di Persil ha sostenuto la convinzione che quando i bambini sono liberi di sporcarsi possono raggiungere il loro pieno potenziale e che le macchie sono il segno di una vita vissuta pienamente. Quindi, quando ci siamo resi conto che sempre più bambini stanno perdendo il contatto con la vita all’aria aperta e la natura, abbiamo voluto fare qualcosa per farli esaltare davanti all’idea di uscire e sporcarsi di nuovo. Per farlo in un modo che parlasse efficacemente al nostro pubblico, abbiamo deciso di sfruttare il potere del mondo gaming, piuttosto che combatterlo”.