Per aiutare i retailer a non perdere clienti a causa di risultati di ricerca imprecisi, Google ha lanciato in Usa Retail Search, un nuovo strumento che dà ai consumatori risultati di ricerca migliori mentre fanno shopping online.
Secondo quanto anticipato sul blog, lo strumento ottimizza i risultati di ricerca sfruttando le interazioni online degli utenti grazie a una comprensione avanzata delle domande e alla ricerca semantica che abbina le caratteristiche del prodotto al contenuto del sito web.
Tra i primi a testare Retail Search ci sono Lowe’s (in Usa), Fnac Darty (in Francia) e Casas Pernambucanas (in Brasile) che hanno ottenuto un aumento delle conversion, carrelli più grandi e un maggiore coinvolgimento dei clienti, ha annunciato nel post Srikanth Belwadi, group product manager di Google Cloud.
Secondo una ricerca condotta da Harris Poll per Google, il 94% dei consumatori statunitensi abbandona una sessione di shopping a causa di risultati di ricerca inadeguati, il che equivarrebbe – secondo Google – a una perdita di vendite per 300 miliardi di dollari ogni anno. Di più, per lo stesso sondaggio, l’85% dei consumatori ha una percezione differente di una marca dopo una ricerca infruttuosa.
Prima di introdurre Retail Search, Google ha già realizzato altri strumenti per aiutare i retailer con la tecnologia ecommerce e rendere più semplice la shopping experience dei consumatori: nel maggio 2021 ha ampliato la collaborazione con Shopify, poi ha creato Shopping Graph che traccia prodotti, venditori, marche, recensioni e inventari di magazzino utilizzando l’intelligenza artificial e introdotto Google Lens che permette agli acquirenti di cercare e acquistare prodotti utilizzando immagini e video di una pagina web.