Via libera del consiglio di amministrazione di Mondadori ai conti del 2021, chiuso con un utile in forte crescita. La pubblicità sale del 27% (+15% al netto di Hej!) con il digital che vale il 62%
Mondadori ha chiuso il 2021 con il miglior risultato netto degli ultimi 10 anni e torna al dividendo, che sarà di 0,085 euro per azione.
L’ utile netto di gruppo è di 44,2 milioni di euro (rispetto ai 4,5 milioni di euro del 2020 che risentivano di 26,5 milioni di svalutazioni relative, tra l’altro, a Tv Sorrisi e Canzoni e altri brand).
I ricavi sono stati pari a 807,3 milioni di euro, +8,5% rispetto ai 744 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie all’evoluzione positiva che ha caratterizzato in generale tutte le aree di business e, in particolare, l’area Libri e l’area Retail che hanno particolarmente beneficiato del dinamismo del mercato del libro.
L’ebitda ‘adjusted’ è di 105,7 milioni di euro, in miglioramento di 7,7 milioni di euro.
«Risultati superiori alle guidance, benché queste fossero già state riviste al rialzo nel corso dell’anno» ha spiegato l’a.d. del gruppo Antonio Porro.
I PRIMI 2 MESI 2022 IN LINEA CON LE PREVISIONI
Per il 2022 il gruppo editoriale di Segrate si attende ricavi in crescita mid-single digit, un ebitda ‘adjusted’ in incremento di oltre il 20% e un utile netto in crescita double-digit.
La società proseguirà il percorso di rafforzamento del core business e quindi della leadership nell’area Libri, aumentandone la rilevanza ed incidenza sul complesso delle attività.
“Tale percorso – spiega una nota – vedrà il Gruppo Mondadori sia espandersi in senso orizzontale attraverso l’ingresso in nuovi segmenti del settore dell’editoria libraria, o adiacenti ad esso, sia proseguire e consolidare il processo di integrazione verticale avviato con le recenti operazioni di acquisizione in ambito di promozione e distribuzione libraria. Parallelamente, il Gruppo continuerà il percorso di sviluppo delle proprie competenze e della propria offerta in ambito digitale nonché di razionalizzazione delle attività non strategiche”.
Intanto l’andamento dei ricavi dei primi due mesi dell’anno è in linea con le previsioni. «Al momento la situazione geopolitica in corso non ha impattato sul nostro business – ha detto Porro -. La raccolta è in linea con la guidance, che prevede una flessione del 6% annuo per i ricavi print e un incremento del 5% per quelli digital».
AREA MEDIA: RICAVI DA PUBBLICITA’ +27% (+15% A PERIMETRO OMOGENEO)
L’area Media ha registrato ricavi per 206,6 milioni di euro nel 2021, in crescita del 4,5% rispetto ai 197,6 milioni di euro dell’esercizio precedente.
I ricavi derivanti dalle diffusioni sono risultati in calo del 7,1%, mostrando una performance allineata a quella del mercato di riferimento, con una market share al 24,1%, stabile rispetto al 2020 (20% circa al netto delle due testate cedute a fine 2021).
I ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 15,8% rispetto al 2020 per l’impatto negativo derivante dalla ridotta disponibilità di titoli DVD dovuta all’assenza di significative uscite cinematografiche a causa del protrarsi della pandemia.
I ricavi pubblicitari sono risultati in crescita del 27% circa a livello complessivo (+15% escludendo il contributo dell’acquisizione di Hej!).
Le attività digitali risultano in crescita del 40% anche grazie al contributo di AdKaora e al consolidamento di Hej! (+18% escludendo tale acquisizione).
La raccolta sulle testate periodiche print ha fatto segnare un incremento del 10% circa e vale 26 milioni di euro.
L’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari è superiore al 62% (dal 57% del 2020), a conferma della sempre minore dipendenza dei ricavi della business unit dalla raccolta pubblicitaria print. Nello specifico, la raccolta digitale vale 43,3 milioni di euro, rispetto ai 30,9 del 2020.
Gli altri ricavi, che includono quelli derivanti dall’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento del 10% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo la crescita delle attività di distribuzione degli editori terzi nel canale edicola.
L’ebitda adjusted dell’area Media si è attestato a 12,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto all’esercizio 2020 (7,9 milioni di euro) e superiore anche agli 11,3 milioni di euro del 2019, grazie allo sviluppo delle attività digitali e, nell’area print, al recupero della raccolta pubblicitaria e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività: l’ebitda margin complessivo ha infatti fatto registrare un miglioramento di due punti percentuali, passando dal 4% del 2020 a circa il 6%.
Il gruppo evidenza in particolare che le attività digitali, inclusa Hej!, hanno contribuito al risultato complessivo per circa 10 milioni di euro, anche per effetto di una marginalità percentuale superiore al 20%.