Il rapporto illustra lo scenario sull’evoluzione della legislazione cinese, le implicazioni della nuova normativa, le possibili sanzioni in caso di violazione e le conseguenze per le aziende italiane
Intarget ha pubblicato un rapporto a servizio delle aziende italiane sulla nuova Data Law in Cina.
Il white paper, che contiene anche un’analisi sui cambiamenti intercorsi negli ultimi anni riguardo alla sicurezza dei dati personali, è intitolato “La nuova Data Law in Cina: l’importanza della cybersecurity” e vuole fornire supporto alle aziende che trattano dati di cittadini cinesi per poter far luce sulle imminenti modifiche, in vigore dal 1° novembre 2021, e poter dare strumenti utili per una corretta e tempestiva gestione di questa novità.
Durante il breve periodo di transizione, le aziende potranno effettuare delle valutazioni preliminari tramite delle checklist. Nel caso in cui un’impresa fuori dalla Repubblica Popolare Cinese dovesse effettuare delle elaborazioni di dati personali di cittadini cinesi, sarà necessaria la presenza di un’entità competente in Cina che si occupi della protezione delle informazioni personali e che possa comunicare con le autorità di controllo cinesi.
«Il documento che abbiamo stilato – spiega Nicola Tanzini, founder e presidente esecutivo dell’agenzia – vuole fornire una bussola per poter orientare al meglio tutti quei brand che lavorano con la Cina e si trovano a dover rivedere la propria gestione dei dati personali, la loro localizzazione e la gestione del loro trasferimento al di fuori della Repubblica Popolare Cinese. Pechino sta ridisegnando la disciplina dell’economia digitale cinese e le nuove leggi andranno a toccare gli ambiti della privacy, della cybersecurity e della data security. Di fronte a queste evoluzioni, è necessario avere piena conoscenza delle modalità con cui si potrà operare in conformità alla normativa e delle possibili sanzioni in caso di violazione».