Sei nuovi lavori d’oro per il target 18-30 anni per promuovere il programma Working Holiday Makers
Aveva fatto il botto nel 2009, ottenendo un rilancio mediatico spropositato e facendo man bassa di tutti i premi più quotati. E oggi la campagna ‘Best Job in the world’, in origine pensata per il solo Queensland con in palio un lavoro strapagato di guardiano di un’isola paradisiaca, torna estesa a tutto il territorio australiano e promette un riscontro analogo, anche se non potrà più giocare sull’effetto sorpresa: in compenso il concept vivrà di nuova vita attraverso i social media, visto che nel 2009 non erano praticamente considerati, e qui sono il fulcro dell’operazione.
Stavolta in palio ci sono sei posti di lavoro, con uno stipendio di 100mila dollari australiani (78.500 euro) per sei mesi di lavoro: fotografo lifestyle (Melbourne); specialista del divertimento (New South Wales); esploratore dell’Outback (Northern Territory); guardiaparco (Queensland); custode di Kangaroo Island (South Australia); assaggiatore (Western Australia).
Le selezioni sono partite su www.facebook.com/australianworkingholiday o su www.australia.com/bestjobs. Quattro milioni il budget della campagna, diretta a un target tra i 18 e i 30 anni – che per l’economia turistica australiana vale ben 12 miliardi di AUD – nel quadro di un programma che permette ai viaggiatori di trattenersi più a lungo nel paese chiedendo i visti di lavoro (programma Working Holiday Makers).
L’ideazione è di DDB, il media di Omd e il digital di Pixolüt (mentre la scorsa campagna portava la firma di Cummins Nitro, oggi Sapient Nitro).
Per promuovere il contest Tourism Australia ha aperto a Londra, a Waterloo Station, un temporary surf club per attrarre studenti e giovani ma azioni di promozione verranno fatte anche in Italia, Irlanda, Usa, Canada, Francia, Germania, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud e Giappone. L’iniziativa è sostenuta anche da aziende come Virgin Australia, Sta Travel, Citibank, Dell, Ikea, Sony Music e Monster.com.
