Il corto ‘B-52’ contro i crimini d’odio a sfondo razzista presentato lo scorso anno da The Big Now/mcgarrybowen (Dentsu Italia) e patrocinato da Amnesty International Italia è entrato tra i case study del report.
C’è anche una campagna italiana nel Social Impact Report 2020 di Dentsu International che illustra i progressi compiuti dal gruppo in fatto di obiettivi SGE. Il corto ‘B-52’ contro i crimini d’odio a sfondo razzista, diretto da Flavo Nani, presentato lo scorso anno da The Big Now/mcgarrybowen (Dentsu Italia) e patrocinato da Amnesty International Italia è infatti entrato tra i case study del report.
Lo scorso anno il gruppo ha accelerato i progressi riguardo a tutti gli obiettivi ambientali e sociali e nonostante la pandemia ha continuato l’integrazione della strategia Social Impact nei servizi e nelle attività, rispondendo così anche al crescente interesse dei clienti riguardo ai temi di sostenibilità e attivando il coinvolgimento dei dipendenti.
Tra i principali risultati messi a segno, la riduzione delle emissioni di CO2 del 39% nel 2019, il che posiziona Dentsu in avanti rispetto all’obiettivo prefissato; il passaggio alle energie 100% rinnovabili in tutti i mercati in cui è stato possibile; il supporto a donne e giovani portando online, allo scoppio della pandemia, il programma di global diversity e social impact raggiungendo almeno 30mila giovani e 105 imprenditori; il maggior numero di donne in ruoli di leadership, oggi pari al 35% del management, con l’obiettivo di arrivare al 50% di tutte le posizioni senior entro il 2025; il raggiungimento di 3,7 miliardi di persone – in collaborazione con i clienti – attraverso campagne SDG.
Per Wendy Clark, Global CEO, Dentsu international, il report non solo presenta risultati importanti, ma rispecchia “l’ambizione di trasformarsi in modo sostenibile, dando un esempio al nostro settore e ad altre aziende”, facendo della strategia di impatto sociale un fattore distintivo, che permea anche insight e servizi forniti ai clienti.