Entro il 2025, ma già a partire da quest’anno nei due dei principali mercati, Francia e India, tutti i tubetti dei dentifrici di Unilever saranno completamente riciclabili.
L’ha annunciato ieri l’azienda i cui brand, tra i quali Signal, Pepsodent e Closeup, adotteranno un nuovo tipo di tubetto composto principalmente da polietilene ad alta densità (HDPE), una delle plastiche più riciclabili a livello globale, mentre ora la maggior parte dei tubetti di dentifricio sono realizzati con una combinazione di plastica e alluminio, che conferisce al packaging flessibilità ma ne rende anche difficile il riciclo. Sarà anche il materiale plastico più sottile sul mercato con 220 micron, per ridurre la quantità di plastica necessaria per ogni tubo.
L’innovazione sarà resa disponibile anche alle altre aziende, per velocizzare il cambiamento su vasta scala.
In Francia i nuovi tubi saranno distribuiti nella gamma del brand Signal più ampia, Integral 8, che rappresenta il 35% del portafoglio di dentifrici di Unilever nel paese. Per riciclarli, basterà gettarli nella normale raccolta differenziata della plastica.
Il design è stato approvato da RecyClass, che definisce lo standard di riciclabilità per l’Europa, così come per i laboratori in Asia e Nord America.
Lo sviluppo è stato condotto insieme a diversi produttori globali di imballaggi tra cui EPL (ex Essel Propack), Amcor, Huhtamaki e Dai Nippon Indonesia. Sono stati coinvolti anche gli gli esperti di formulazione e sapore di Unilever per garantire che i nuovi tubi continuassero a proteggere la qualità e il gusto del prodotto.
Babu Cherian, R&D Oral Care Packaging Director di Unilever, ha dichiarato «I tubi riciclabili rappresentano una pietra miliare nel nostro percorso di cambiamento del packaging e, cosa più significativa, hanno il potenziale per trasformare l’intero settore dell’igiene orale. Insieme ai nostri partner di produzione, stiamo rendendo il nuovo design disponibile a tutti i produttori interessati ad adottare il nuovo materiale, con l’ambizione di accelerare il cambiamento del settore»
