Disabilità e orientamento sessuale e affettivo grandi escluse dall’informazione italiana. Lo dice la nuova edizione del Diversity Media Report, ricerca che rileva contenuti mediali e personaggi che valorizzano i temi della diversità nell’informazione (a cura dell’Osservatorio di Pavia) e nell’intrattenimento (a cura del comitato scientifico di Diversity).
La principale evidenza è che ancora diversità e orientamento sessuale e affettivo sono le grandi escluse dall’informazione italiana che nel 2019, al traino della cronaca nera e dell’agenda politica del Paese, ha focalizzato l’attenzione su generazioni, etnia e genere.
Più aderenti ai cambiamenti culturali della società in tutte le sue sfaccettature invece i prodotti di entertainment che offrono all’analisi un’evoluzione nei contenuti e nell’approccio narrativo.
Se le notizie sono andate alla rincorsa di fatti criminali e cronaca nera, seguendo più l’agenda politica che la rappresentazione del paese, l’intrattenimento ha potuto godere della spinta efficace di prodotti stranieri che hanno un approccio più sfaccettato al racconto dei personaggi che non sono più marcati da una sola caratteristica e portano in primo piano anche personaggi legati al tema della diversità e della disabilità.
Anche nella pubblicità, segnala il report, le marche hanno dimostrato di aver capito la necessità di una rappresentazione più vera e meno monolitica della società, sebbene ci sia ancora talvolta il rischio di ‘diversity washing’ o ‘make-up’ commerciale.
Scarica un estratto della ricerca.