Ieri la presentazione dei palinsesti autunnali della Rai: tra gli highlight l’offerta sportiva ‘raddoppiata’, le programmazioni evento per la giornata contro la violenza sulle donne con il trio De Filippi, Ferilli e Mannoia, i documentari da prime-time, le serie e la tv dei ragazzi che hanno fatto tesoro di quanto imparato durante il lockdown
Nonostante la complessità degli scorsi mesi, la Rai è riuscita a offrire una programmazione ampia e articolata sperimentando anche alcuni nuovi format. «Questo è motivo di soddisfazione per il servizio pubblico, che è la nostra meta e il nostro dovere, riassunto nei concetti di coesione sociale, inclusività, ragazzi – ha spiegato l’amministratore delegato Fabrizio Salini -. La Rai deve essere un motore per la ripartenza, che vogliamo accendere e tenere su di giri».
La programmazione non potrà prescindere dalle dinamiche innescate dalla pandemia tra le quali, come spiega Gian Paolo Tagliavia, AD di Rai Pubblicità, l’affermazione della nuova televisione e la convergenza dei comportamenti, con gli adulti che hanno aumentato la fruizione di tv digitale mentre i giovani hanno iniziato a guardare di più la tv lineare.
«Per contrastare il pessimismo c’è bisogno dell’ottimismo della comunicazione. La pubblicità come ha sempre fatto dovrà adattarsi al contesto. C’è tanto da fare e da ricostruire, per questo vi ringrazio di avere investito nella credibilità nelle vostre marche sulle reti Rai» ha detto agli inserzionisti il presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano.
Tra le novità della concessionaria anche uno strumento per misurare l’affinità valoriale della programmazione con quelli dell’azienda.
Di fatto saranno quasi due stagioni in una, visto che molti programmi previsti in primavera sono stati spostati. Di seguito una panoramica della programmazione dei prossimi mesi.
Rai Ragazzi. Durante il lockdown Rai ha notato una trasformazione della fruizione della tv per i più piccoli, all’insegna anche del ritorno della visione condivisa. Luca Milano, direttore Rai Ragazzi, spiega che si continuerà su questa strada coltivando il bisogno di contemporaneità, divertimento ed educazione alla diversità, alla crescita, alla parità, alla lingua inglese, all’ecologia: anche senza citare i Friday for Future, “c’è un senso nuovo che unifica i programmi che è la consapevolezza di vivere tutti nello stesso pianeta”.
Rai Cultura. Ad aprire il palinsesto l’evento speciale ‘Concerto per Milano’ in diretta da Piazza Duomo con la Filarmonica della Scala e la direzione di Riccardo Chailly, domenica 13 settembre su Rai5; seguirà una programmazione che darà spazio in particolare al mondo della musica, teatro e scuola che hanno subito l’impatto dell’emergenza Coronavirus.
Rai Sport. “Gli italiani hanno voglia di sport, e di sport in chiaro – spiega il direttore Auro Bulbarelli – Lo dimostra la finale di Coppia Italia con 10 milioni di ascoltatori. Nella prossima stagione, dal prossimo agosto all’agosto 2021 tutto sarà raddoppiato. Per chi volesse investire nello sport è l’anno giusto». Tra i momenti centrali tanto ciclismo, il calcio, lo sci in vista del 2021 che avrà una dinamica da ‘anno pari’: il calcio con le Nazionali Azzurre, i Mondiali di Sci, le 27 partite degli Europei di calcio, la Coppa Italia, il Grande Ciclismo, le Olimpiadi e le Paralimpiadi con rete generalista dedicata. Novità assoluta sono gli ATP Finals di tennis a Torino (acquisiti sino al 2023) e il ritorno della Coppa America di vela dalla Nuova Zelanda.
Gli appuntamenti di Rai1. Tra gli appuntamenti clou della stagione autunnale ci sarà la programmazione evento del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. «Sarà l’evento dell’autunno, una programmazione che veicola valori indomiti attraverso un incrocio di generi, anche e soprattutto rivolti ai più giovani per trasmettere che questo retaggio culturale va abbattuto» spiega il direttore Stefano Coletta. A condurla il trio formato da Maria De Filippi, in trasferta da Mediaset, Sabrina Ferilli e Fiorella Mannoia.
Tra le altre novità The Voice Senior dedicata ai cantanti over ’60, un programma per tutta la famiglia e un’occasione per dare nuove opportunità agli anziani, tra le categorie di pubblico messe a dura prova dal covid. Accelerata anche sull’informazione con l’ingresso di una serie di giornalisti interni che tratteranno dalla mattina alla sera tanti aspetti della quotidianità degli italiani, tasche, vita privata, ambiente, tasse, sanità. Tra le conferme la domenica di Mara Venier “cassaforte degli ascolti”, la cultura di Alberto Angela e, in vista del 2021, il Festival di Sanremo, posticipato dal 2 al 6 marzo, condotto dalla coppia Amadeus e Fiorello.
Rai Gold, ovvero i canali tematici come Rai Premium, Rai Movie e Rai4, “combatte su un terreno popolato e combattivo e l’azienda ci ha dato la possibilità di arricchire l’offerta all’insegna del pluralismo culturale” spiega Roberta Enni, sottolineando come l’ascolto sia cresciuto in tutte le fasce d’età, con una quota intorno al 15% del totale gruppo, e in particolare in quella 25-54.
Il documentario “che si fa serie” è la nuova frontiera e anche qui Rai è in prima fila, spiega Duilio Gianmaria. “Ormai il genere è considerato un contenuto da prime-time, il nostro obiettivo è far emergere il genere dalla percezione di prodotto library e portarlo all’attenzione di tutti, tutti i giorni”. Tra gli highlight una serata dedicata a Dante, una a droghe e oppiacei, una a Lady D fino all’avvenimento internazionale dell’autunno che saranno le elezioni americane.
E’ Radio Rai ad annunciare un’autentica novità per settembre, lo sbarco in video con un canale su Rai Play dove vedere i conduttori trasmettere dagli studi e i video musicali. Ulteriori dettagli arriveranno il 10 settembre in occasione della presentazione dei palinsesti radio. Il direttore Roberto Sergio ha evidenziato come oggi Rai Radio sia la realtà più tecnologicamente avanzata, con una filiera completamente digitale che permette anche di creare canali ad hoc in modo molto veloce ed efficiente, ad esempio quello dedicato a Ennio Morricone immediatamente dopo la notizia della morte del maestro. “I nostri studi possono supportare show multimediali, aumentando la quantità di prodotto senza aumentare i costi, anzi riducendoli”.
Rai Fiction, orfana di Eleonora Andreatta appena passata a Netflix, ha presentato le biografie dedicate a Rita Levi Montalcini e Chiara Lubich mentre nel 2021 arriverà quella su Leonardo da Vinci; la docufiction ‘Questo è un uomo’ dedicata a Primo Levi; un ‘Natale in casa Cupiello’ con Sergio Castellitto accanto al ritorno di serie di successo come Montalbano, L’allieva 3, I bastardi di Pizzofalcone 3, la ripartenza di DOC – Nelle tue mani, interrotta a causa del virus. “In questi anni la Rai ha dimostrato che ‘fare una nuova fiction’ è possibile” ha detto Salini, responsabile ad interim e interrogato dalla stampa sui suoi trascorsi in Fox che all’epoca produsse Boris, oggi tornato alla grande su Netflix. “E si, credo che oggi sulla Rai si potrebbe fare anche un nuovo Boris, mi piacerebbe tantissimo”.
Infine, last but not least, Rai Play che dopo il rilancio dello scorso anno ha confermato il suo ruolo di ponte tra tv e digitale. “Competiamo in un mercato affollato. L’obiettivo di Rai Play – spiega Elena Capparelli – è aggiungere target e valorizzare in chiave digitale la vastissima offerta di Rai, in tutte le aree tematiche e formati, il tutto disponibile in diretta e on demand» aggiungendo che il pubblico registrato dell’app – 18 milioni i download – è composto per il 42% da 15-44enni.