OneTag annuncia una serie di novità. Il player tecnologico presenta nuovi strumenti di audience targeting basati su machine learning e analisi semantica che aiutano a gestire in maniera flessibile le campagne, forniscono un reale ritorno sull’investimento e permettono di creare messaggi in linea con il contenuto della pagina.
Nonostante Google abbia sospeso temporaneamente le modifiche ai cookie a causa dell’emergenza sanitaria internazionale, OneTag si è già preparata alle novità che, a breve, riguarderanno la gestione dei cookie di terze parti individuando soluzioni in linea con quanto Big G sta prospettando nel suo nuovo percorso Privacy Sandbox.
Come alternativa ai cookie di terze parti, OneTag sta mettendo a punto nuovi algoritmi di audience targeting, ma anche nuovi formati pubblicitari performance-based, che prescindono dai cookie di terze parti, grazie a nuovi modelli che interpolano analisi semantica e comportamentale.
In questo contesto inserisce l’integrazione di Anchorage, un sofisticato motore di analisi semantica latente che consente di conoscere il contenuto di ogni singola pagina online. Basato su concetti e non più keyword, Anchorage permette di selezionare, secondo le preferenze di targeting, le pagine su cui mostrare un annuncio pubblicitario pertinente.
I numeri di OneTag indicano oltre 150 miliardi di impression (numero in costante aumento) a livello globale, suddivise in 45% in Europa, 23% in Nord America, 19% nella regione Latam e il restante 13% nel resto del mondo.
Positivo anche l’andamento dei suoi principali indicatori, che si assestano allo 0,25% come global CTR, al 72% alla voce global VTR e al 68% della viewability.