Secondo il Nextplora Viewpoint si polarizza ulteriormente l’opinione sulla pubblicità rimodulata ai tempi del coronavirus, tra chi apprezza e condivide i valori delle brand e chi invece la ritiene un esercizio di opportunità
Non ci sono grandissimi scostamenti nel sentiment degli italiani analizzato settimana dopo settimana dal Nextplora Viewpoint. “C’è meno preoccupazione, un po’ più di ottimismo, ma sostanzialmente è in stand-by come se ci fossimo abituati – anche se è brutto a dirsi – a questa nuova normalità”, commenta Andrea Giovenali, CEO della digital research agency. Un timido segnale di ‘ripresa’ viene, per esempio, dalle intenzioni d’acquisto di beni non strettamente di prima necessità come cosmetici e profumeria, accantonati nelle scorse settimane, e dalla ripresa dell’online. Per il resto si nota una forte consapevolezza di mutati comportamenti nella vita quotidiana così come del fatto che sono destinati a restare nel tempo.
Polarizzazione sulla pubblicità. Dalla scorsa settimana il Nextplora Viewpoint ha inserito anche un osservatorio sugli effetti del coronavirus sulla pubblicità.
Il tema dell’emergenza, su cui è stata rimodulata tanta comunicazione, continua a essere fortemente recepito dalla maggioranza della popolazione – 2/3 degli italiani ne hanno colto in cambiamento – ma è anche fonte di polarizzazione delle opinioni: il 52% si dice molto + abbastanza d’accordo sul fatto che le aziende farebbero meglio a destinare i soldi della pubblicità ad altre finalità, mentre il 45% dice di condividere i valori delle aziende che fanno pubblicità in questo momento; il 50% pensa che queste pubblicità ne stiano approfittando per avere visibilità, in una sorta di ‘covid-washing’, e il 43% ha considerazione e stima per le aziende che fanno queste pubblicità.
Le tracce di questa esperienza saranno anche il tema del webinar di Nextplora, in calendario il 28 aprile, dedicato a come comunicare i brand nella ripresa, perché – aggiunge Giovenali – bisogna cominciare a considerare “cosa ha prodotto questo pandemonio”, affinché le aziende possano affrontare e pianificare meglio la ripresa.