Secondo stime della Camera della Moda, l’impatto del coronavirus “rende incerte le previsioni per il primo semestre 2020”
Per effetto collaterale del coronavirus un migliaio, almeno, di compratori, giornalisti e addetti ai lavori cinesi non potranno esser presenti alla settimana della moda di Milano in calendario dal 18 al 24 febbraio.
Per loro la Camera Nazionale della Moda Italiana, di cui è presidente Carlo Capasa, ha lanciato ‘China We Are With You’, una campagna per permettere ai buyer cinesi di assistere a tutte le sfilate, vedere interviste, curiosare nel back-stage e interagire attraverso la tecnologia. “Siamo i primi a farlo, ma è una iniziativa aperta ad altre settimane della moda e ad altre manifestazioni”, ha dichiarato Capasa.
Secondo stime della Camera della Moda, l’impatto del coronavirus “sull’economia e sul mercato della moda è attualmente sconosciuto” e “rende incerte le previsioni per il primo semestre 2020”.
A margine della conferenza stampa di presentazione delle Fashion Week, il presidente della CNMI ha aggiunto che “per la prima volta prevediamo un primo trimestre negativo al -1,5%.
Il settore subisce il rallentamento fortissimo della Cina”, augurandosi che l’effetto sia temporaneo e 1,5-1,8% in meno. “Contiamo – ha subito aggiunto Capasa – che sia un effetto temporaneo e già nella seconda metà dell’anno ci sia una ripresa della Cina.