Domenica 24 febbraio, in abbinamento con Repubblica, arriverà in edicola il nuovo Espresso.
L’obiettivo è offrire ai lettori un settimanale più compatto, coerente, denso e al tempo stesso plurale, vario, nella presentazione dei suoi contenuti. Un giornale che seleziona e sceglie, che si propone come un luogo aperto di discussione, dibattito, polemica per un pubblico in ricerca di chiavi di lettura della realtà. Un giornale che approfondisce i fatti, li spiega, li interpreta, li mette in correlazione tra loro, con un lavoro di comprensione e di ricucitura di ciò che la quotidianità e la rete tendono a frammentare. Un giornale che si rivolge a un pubblico giovane che ha voglia di conoscere e di partecipare.
La classica separazione in sezioni tematiche viene definitivamente superata, per lasciare spazio a una struttura snella e essenziale. Ci sarà la Prima pagina, con l’inchiesta o il servizio di copertina di attualità politica, economica, internazionale. Una seconda parte chiamata Idee, in cui troveranno spazio le battaglie e le polemiche culturali e le anticipazioni di costume, collocata al centro del giornale perché è una visione del mondo il motore di ogni racconto. La terza parte è dedicata alle Storie, articoli di lettura più lunga e distesa con personaggi, tendenze, luoghi italiani e internazionali.