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Per le fiere italiane il 2018 chiude in positivo. E c’è ottimismo per l’inizio del nuovo anno

La trentanovesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane per il periodo ottobre-dicembre 2018 mostra un quadro complessivamente positivo

La trentanovesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane per il periodo ottobre-dicembre 2018 mostra un quadro complessivamente positivo – sia rispetto al trimestre precedente che confrontato con il corrispondente periodo dell’anno scorso – e conferma la capacità del settore fieristico di resistere alla congiuntura negativa, non risentendo ancora del rallentamento generale della nostra economia.

L’indagine qualitativa, che ha coinvolto 26 poli fieristici italiani associati AEFI, evidenzia – attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi – un buon andamento per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, espositori, visitatori e superficie occupata. Il trend favorevole si riflette anche sul fatturato. La tenuta del comparto è rafforzata anche dalle aspettative fiduciose degli associati per i primi mesi del 2019.

Per quanto concerne il numero di manifestazioni, si conferma la crescita registrata nel trimestre precedente (il 42,29% dei quartieri coinvolti nell’indagine ha ospitato più rassegne e il 46,18% ha registrato stazionarietà evidenziando la tenuta del sistema). Il saldo pari al +31% è superiore sia rispetto al terzo trimestre di quest’anno che allo stesso periodo dello scorso anno, quando si attestava a (+15%).

L’andamento del saldo evidenzia il deciso recupero delle situazioni di crescita che, oltre a comprimere la quota di stazionarietà, ben compensa la leggera ripresa di realtà in contrazione.

In significativa crescita il numero degli espositori: la metà (49,99%) dei 26 associati che hanno partecipato all’indagine hanno infatti segnato un aumento, mentre il 19,22% è la componente di coloro che hanno registrato una contrazione.

Per le fiere italiane il 2018 chiude in positivo. E c’è ottimismo per l’inizio del nuovo anno

Il saldo del +31% – risultato della differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione – indica una performance decisamente positiva, in linea rispetto a fine 2017 e in leggero aumento rispetto allo scorso trimestre (+29%).
Dall’analisi della provenienza degli espositori, emerge un saldo positivo sia per gli italiani (+27%), che per gli europei (saldo +23%). Meno dinamico ma sempre positivo il saldo degli stranieri extra UE (+8%).

Significativo l’andamento del fatturato che, nel trimestre in esame, segna un saldo positivo del +23% – derivante dalla percentuale di associati che hanno risposto all’indagine che hanno registrato una crescita (46,14%) e una diminuzione (23,06%). Il saldo conferma il buon andamento già evidenziato nello scorso trimestre (saldo +29%) e indica un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2017 (saldo nullo).

Ottimistiche le previsioni per l’anno appena iniziato. Il 38,44% dei quartieri che hanno partecipato all’indagine prevede un aumento del numero di manifestazioni; circa il 54% una crescita degli espositori e della superficie occupata. Decisamente promettenti le aspettative sul fronte del numero dei visitatori: in aumento per il 48% e stazionari per il 44%. Il saldo pari al +40% rafforza il sentiment positivo.

Per le fiere italiane il 2018 chiude in positivo. E c’è ottimismo per l’inizio del nuovo anno ultima modifica: 2019-02-08T08:35:32+01:00 da Redazione

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