Ampio riscontro sul nome UNA – Associazione Aziende della Comunicazione Unite. Allo studio una nuova modalità di contribuzione, proporzionale ai fatturati, per garantire la massima equità
Procede la strada intrapresa dalle due grandi associazioni italiane che rappresentano il mondo della comunicazione – Assocom e Unicom – per dar vita al progetto di creare una nuova, innovativa e unica realtà che sappia rispondere alle nuove esigenze di un mercato sempre più ricco e in fermento. Un progetto importante, che darà vita ad una realtà completamente nuova e fortemente diversificata.
La fusione delle due realtà – spiega una nota – permetterà di fornire una reale e puntuale risposta a un mercato che lo richiede da tempo e troverà nella nuova associazione un reale punto di riferimento per accreditare e far crescere un comparto fortemente innovativo e che genera valore.
L’intento di questa fusione è poter portare i temi della comunicazione ad un livello ancora superiore, dando voce alle grandi sigle quanto alle medie realtà, garantendo al contempo una forte capillarità territoriale. Obiettivo ultimo quello di garantire rappresentatività all’intero comparto della comunicazione, dai centri media alle pr, passando per il mondo digitale, creativo e degli eventi. Alla base di tutto tre valori fondamentali: professionalità, serietà e qualità, condivisi tra le due associazioni e sui quali puntare in vista del nuovo progetto.
Un disegno ambizioso e di lungo percorso. A partire dalla definizione del nome che trova, ad oggi, in Una – Associazione Aziende della Comunicazione Unite, un ampio riscontro.
A lavorare sul progetto di fusione è stato nominato uno steering committee che si sta occupando della definizione dei dettagli di completamento del percorso di fusione.
Fanno parte del comitato:
Emanuele Nenna – Presidente di Assocom; Alessandro Ubertis – Presidente di Unicom; Stefano Del Frate – Direttore di Assocom; Andrea Cornelli – Coordinatore di PR Hub presso Assocom; Gianluca Bovoli – Vice Presidente Unicom; Davide Arduini – Consigliere Unicom.
Il progetto sul tavolo prevede che la newco possa essere operativa a partire da gennaio. La definizione della governance seguirà i tempi tecnici per indire nuove elezioni, che si terranno presumibilmente a primavera 2019, e fino a tale data a guidare sarà proprio lo steering committee. E’ anche allo studio una nuova modalità di contribuzione, proporzionale ai fatturati, che garantisca la massima equità per tutti gli associati.
“La comunicazione è un mercato in fortissimo fermento che, molto più di altri comparti, cresce e si trasforma con l’evolversi della società e dei suoi bisogni. Oggi questo mondo presenta peculiarità estremamente differenti da soli quindici anni fa e necessita pertanto di un punto di riferimento solido che possa comprenderne le esigenze e allo stesso tempo fornire risposte e supporti validi” ha commentato Emanuele Nenna, Presidente di Assocom. “Sono estremamente soddisfatto di essere parte di questa trasformazione e sono sicuro che questo primo passo sia solo il primo di un cammino che ci porterà lontano. Professionalità, serietà e qualità saranno i driver che ci muoveranno” ha concluso Nenna.
“Il mercato cambia e come tale le associazioni che lo rappresentano e gli attori che ne prendono parte. In questo scenario in continua evoluzione si iscrive questo progetto di fusione che intende mettere a comun denominatore la forza delle nostre due realtà, puntando fortemente sulla capillarità che Unicom ha raggiunto nel nostro Paese” ha dichiarato Alessandro Ubertis, Presidente di Unicom. “È molto sfidante essere parte attiva di un tale cambiamento e sono sicuro che questo processo, in fase ancora di crescita e definizione, porterà a cultura e arricchimento intellettuale a tutti gli associati”.