Le 28 opere grafiche, in formato 99x99cm, sono state presentate alla Triennale di Milano
Dopo il primo progetto presentato a maggio 2016, Daniele Cima torna con Upcycled Words, proposta di riciclo culturale che attinge al serbatoio delle parole e delle idee scartate dalla pubblicità.
Cima si è fatto regalare da 28 copy altrettanti titoli pubblicitari inediti, non accettati dalle aziende per le quali erano stati in origine scritti. Parole nate tra il 1984 e il 2016 e condannate a giacere per sempre nel cestino, che Cima ha recuperato, reinventato, reinterpretato e trasformato in opere grafiche. Parole da guardare, non più solo da leggere, riprendendo un registro stilistico caratteristico del futurismo. Un revival della stagione del graphic design, che negli anni sessanta ha visto Milano protagonista assoluta.
Tra le 28 opere troviamo parole di Bruno Bertelli (scartata eda Vespa nel 2002), Marco Calaprice (Mulino Bianco 2011), Luca Scotto di Carlo (Amica, 2012), Andrea Stillacci (Lux, 2004), Francesco Bozza (Aprilia 2000), Sofia Ambrosini (Rum Pampero 2006).
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